tag:blogger.com,1999:blog-67130554442302586752024-02-06T18:39:32.414-08:00il bianco e il neroAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.comBlogger92125tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-65333281810829531332013-11-28T13:46:00.003-08:002013-11-28T13:46:59.926-08:00IL MIO CALCIO / LIBERTAS MOLFETTA - ATLETICO VIESTE 4-5 (1-1)<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: 12.0pt;">STADIO PAOLO POLI DI MOLFETTA<o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: 12.0pt;">SEMIFINALE DI RITORNO DELLA COPPA ITALIA
DI ECCELLENZA<o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: 12.0pt;">GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2013<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">LIBERTAS
MOLFETTA-ATLETICO VIESTE 4-5 (1-1) dopo i calci di rigore<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">MOLFETTA</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">: Di Candida, M.Bartoli, Muciaccia, Dentamaro, Montrone,
R.Bartoli, Vitale (23' st Morleo), Cantatore, Ventura, Lanave (20' st Asselti),
Messina (15' st Fittipaldi). A disp. Soares, Amoruso, Ventola, Amato. All.
Loconsole (squalificato, in panchina De Nichilo).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">VIESTE</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">: Piccolo, Iaia, Stranieri, Mandorino, Campanella,
Camasta, R.Augelli, Silvestri (7' st Perlangeli), Gentile (21' st Morleo), Colella,
Simone. A disp. Muscato, Basso, Paglione, Filannino, Morra. All. Olivieri.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">ARBITRO</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">: Pascariello di Lecce.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">RETI</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">: st 29' Ventura, 38’ rig. Augelli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">NOTE</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">: giornata autunnale, terreno di gioco allentato,
quattrocento spettatori circa. Ammoniti Augelli e Morleo. Al 45' pt espulso per
doppia ammonizione Camassa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">MOLFETTA</span></b><span style="font-size: 12.0pt;"> – Undici metri. Di gioia per il Vieste, di disperazione
per la Libertas. Massimo equilibrio tra baresi e garganici anche in questo terzo
confronto in poche settimane, almeno in coppa. In campionato, invece, il Vieste
si è affermato proprio al “Poli”. In Coppa Italia, invece, è finita due volte
1-1. E c’è stato bisogno dei calci di rigore per stabilire chi affronterà il
Casarano (sconfitta per 2-1 a Francavilla dopo la vittoria per 1-0 all’andata)
nella finalissima del 12 dicembre. Più precisi i garganici, che pure erano
partiti malissimo nella lotteria del penalty. Proprio Rocco Augelli, autore del
gol del pareggio, realizzato trasformando una massima punizione assegnata per
fallo sul laterale, ha fallito la prima esecuzione. A quel punto, dopo i gol di
Montrone, Demtamaro e Ventura (e quelli di Colella, Perlangeli e Stranieri), il
più sembra fatto. E invece, mentre Asselti prima e Bartoli poi falliscono l’esecuzione,
Campanella (forse il migliore dei suoi insieme a Colella) batte Di Candia. Per
la seconda stagione consecutiva, la Libertas si ferma alle soglie della finale.
L’anno passato fu il Cerignola, che poi sarebbe arrivato molto lontano, fino
alla finale di Rieti con la Fermana, persa all’ultimo minuto.<o:p></o:p></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0tDNdHKGbaiGA3QGf7x6kU1ziN4lGs2aPMrcX9cs37uuvnwvcdrFyUovgcaiDtVeikZjATMAeGtY7MXoU6O2ccJWTb7nCmRPkiWUbLbPWcUaKRT0XRZmkYtOzf0-ghGexmaLzHyxnK2Y/s1600/campanella.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0tDNdHKGbaiGA3QGf7x6kU1ziN4lGs2aPMrcX9cs37uuvnwvcdrFyUovgcaiDtVeikZjATMAeGtY7MXoU6O2ccJWTb7nCmRPkiWUbLbPWcUaKRT0XRZmkYtOzf0-ghGexmaLzHyxnK2Y/s1600/campanella.jpg" height="261" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fabio Campanella. Lo stopper locorotondese di del Vieste<br />è stato tra i migliori nel ritorno della semifinale di Coppa<br />Italia di Eccellenza.H anche segnato uno dei 4<br />rigori realizzati dai garganici dopo i 90' regolamentari<br />terminati 1-1 come all'andata</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-size: 12.0pt;">Il Vieste non è in buon momento. Olivieri non dispone
degli squalificati Ricucci e Paolo Augelli e tiene in panchina Perlangeli e l’ex
Quartieri Uniti Morra. La solita indisponibilità di Sallustio, in panchina, Barone
è squalificato per i molfettesi che hanno “tagliato” anche Colella, dopo
Caggianelli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-size: 12.0pt;">Vieste dà subito l’impressione di tenere bene il
campo. Molfetta appare contratto. Poco prima del quarto d’ora Colella, il
regista di Olivieri, calcia di poco alto una punizione. Poi è Simone che
colpisce il palo alla sinistra di De Candia con una buona volée. Finalmente si
fa vedere il Molfetta con Vitale (38’) che lancia Messina il cui tocco sotto
misura è fuori di un nulla. Si fa male Lanave, costretto a uscire. I mugugni
sugli spalti aumentano: perché rischiarlo?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-size: 12.0pt;">Molfetta alza i ritmi nella ripresa, anche perché
Pascariello ammonisce due volte in pochi minuti Matteo Camasta, cacciato forse
un po’ precipitosamente. Al 10’ Messina crossa da destra, buon controllo di
petto di Asselti dall’altra parte e palla di poco alto. Loconsole a questo
punto inserisce Sallustio, che manca proprio dallo 0-1 con i biancazzurri. Ai
molfettesi lo 0-0 è sufficiente, ma resta rischioso. Arriva il vantaggio e
sembra fatta: imbeccata verticale di Cantatore, Ventura spacca la difesa e il
suo rasoterra è vincente. Pascariello non vede un calcio di rigore netto: Dentamaro
colpisce la palla con un pugno nella sua area. Un Maradona al contrario. Il
direttore di gara leccese il rigore lo concede poco dopo per fallo di Montrone
su Augelli: Rocco sembrava partito in posizione di fuori gioco.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-size: 12.0pt;">La maledizione della coppa per Molfetta colpisce ancora:
nel 2009, a Francavilla, in finale, la squadra biancorossa, all’epoca griffata
Liberty, perse a Francavilla col Casarano. Che ora, come detto, affronterà il
12 dicembre il Vieste.<o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-50074238514896435512013-11-27T13:08:00.002-08:002013-11-27T14:08:52.742-08:00GRANDI SCRITTORI IN BIBLIOTECA / PINO APRILE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGnJuI9287cUGJZtxAzerpXLF9SKjXtJXZ_eA3z4dZrdQev0zN2Dpe4ZiAvNKo-LlrL5lhs2cCYTcVq6k5Ca-KGgflLGUOiy14eHvqia26xiGY-h5Aipejm2-NWSXJah0f1a4EIxIhung/s1600/libroparlante.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGnJuI9287cUGJZtxAzerpXLF9SKjXtJXZ_eA3z4dZrdQev0zN2Dpe4ZiAvNKo-LlrL5lhs2cCYTcVq6k5Ca-KGgflLGUOiy14eHvqia26xiGY-h5Aipejm2-NWSXJah0f1a4EIxIhung/s1600/libroparlante.jpg" /></a></div>
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-no-proof: yes;">Il libro parlante prosegue nel suo percorso attraverso le
strade possibili della lettura, con particolare riferimento alla Puglia. In
questo ciclo autunnale, dopo i libri supportati dal Comune di Capurso e
dedicati al Risorgimento (Lorenzo Battista) e alla regina Bona Sforza (Angela
Agnusdei e altri), dopo l’imperatore Federico II e le sue donne con l’altamurana
Bianca Tragni, la biblioteca “Giuseppe D’Addosio” ospita (Sala Eventi, venerdì
29 novembre, ore 19,30) un saggista che, in pochi anni, è divenuto punto di
riferimento dell’analisi, spietata e impietosa, del Sud.</span><br />
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoU3BBQVJqhoYmLK5FbvgmCP_6PhF2KFEm9nvL3RIXr3DNnTTVcOXd1Y6YvnBez4yzbJoR0p0TVLqNoH1knfxVR_X-9bzaDYxoSJCb4LFS-a083c4v0tX_SCH_ynLwnkuRCBSceFBRhV0/s1600/terroni.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoU3BBQVJqhoYmLK5FbvgmCP_6PhF2KFEm9nvL3RIXr3DNnTTVcOXd1Y6YvnBez4yzbJoR0p0TVLqNoH1knfxVR_X-9bzaDYxoSJCb4LFS-a083c4v0tX_SCH_ynLwnkuRCBSceFBRhV0/s1600/terroni.jpg" height="200" width="130" /></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 17px;">Pino Aprile, originario di Gioia del Colle, ha 63 anni. Giornalista, è stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente. Ha lavorato in televisione con Sergio Zavoli nell'inchiesta "Viaggio nel sud" e a Tv7, settimanale di approfondimento del Tg1.</span></span></div>
<div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHTCqsnYq8DlkCbkTBT0ek49FX8DvEnWsAI3xdVHLueBbKpZl1rcgXP-IoyMytxyRmBztrg80ZIVc2BvzBoRTdffFOBI-0lgbZmQYthF6LLWvALhxETCQneQdwWx2UIqnb3CugAnMkx8Q/s1600/pino+aprile.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHTCqsnYq8DlkCbkTBT0ek49FX8DvEnWsAI3xdVHLueBbKpZl1rcgXP-IoyMytxyRmBztrg80ZIVc2BvzBoRTdffFOBI-0lgbZmQYthF6LLWvALhxETCQneQdwWx2UIqnb3CugAnMkx8Q/s1600/pino+aprile.jpg" height="213" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lo scrittore di Gioia del Colle Pino Aprile. Ha 63 anni, sarà<br />
a Capurso venerdì 29 novembre, in biblioteca</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 17px;">Aprile ha scritto libro tradotti in molte lingue come "Elogio dell'imbecille - Gli intelligenti hanno fatto il mondo, gli stupidi ci vivono alla grande" (2002, Piemme) ed "Elogio dell'errore (2003, Piemme). Lasciato settimanale popolare Gente, si occupato principalmente di vela e sport nautici in genere, dirigendo il mensile "Fare vela" e scrivendo alcuni libri sul tema come "Il mare minore" (2004, Magenes), "A mari estremi" (2007, Magenes) e "Mare, uomini, passioni" (2007, Electa Mondadori).</span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 17px;">A marzo 2010 la svolta. pubblica il libro "Terroni - Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del sud diventassero meridionali" (Piemme), un saggio giornalistico che descrive gli veenti che hanno penalizzato economicamente il meridione, dal Risorgimento ai giorni nostri. L'opera diventa un bestseller: 250mila copie. Per questo libro, a maggio dello stesso anno gli vengono conferiti, fra gli altri, a Palermo il Premio Augustale, a Reggio Calabria il Rhegium Julii, ad Aliano il Carlo Levi, ad Avezzano il Marsica. Dal libro nasce lo spettacolo teatrale omonimo con l'attore Roberto D'Alessandro e musiche di Mimmo Cavallo. Per iniziativa di Marcello Corvino, dagli ultimi lavori del giornalista gioiese e dalle canzoni brigantesche e meridionaliste di Eugenio Bennato, è tratto il lavoro teatrale "Profondo Sud", che i due attori portano in palcoscenico nell'estate 2012.</span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr_r6TmPVE4GMHDwneMSZ8XaGi1f9MrprhokmqU6B_24n-HcCpLwyBfXA_ZuDcq2aETQt75rwzYUwhh6KPqt-L2LaFE3P3EJY2PynZ-vmzJRDIDQycZUERDtFjqFdBWCauKgNgEQ4odnI/s1600/il-sud-puzza.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr_r6TmPVE4GMHDwneMSZ8XaGi1f9MrprhokmqU6B_24n-HcCpLwyBfXA_ZuDcq2aETQt75rwzYUwhh6KPqt-L2LaFE3P3EJY2PynZ-vmzJRDIDQycZUERDtFjqFdBWCauKgNgEQ4odnI/s1600/il-sud-puzza.jpg" height="200" width="121" /></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 17px;">Intanto, tra agosto 2011 e febbraio 2012 gli viene conferita la cittadinanza onoraria di San Bartolomeno in Galdo (BN), di Laterza (TA) e di Caccuri (KR).</span><br />
<span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 17px;">A novembre 2011, a Manhattan, in occasione della presentazione americana di "Terroni", riceve il premio "Uomo ILCA" (Italian language inter-cultural alliance) e ad agosto successivo di aggiudica il primo premio della prima edizione del Premio letterario Caccuri dedicato alla saggistica.</span><br />
<span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 17px;">Dopo aver scritto "Mai più terroni. La fine della questione meridionale" (2012, Piemme), quest'anno esce, sempre per i tipi della Piemme, "Il Sud puzza. Storia di vergogna e d'orgoglio".</span><br />
<span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 17px;">Venerdì alla D'Addosio converserà sui temi della produzione saggistica il giornalista de "La Gazzetta del Mezzogiorno Francesco Costantini. Per anni alla redazione Cultura del quotidiano barese, Costantini, dopo aver lavorato in Cronaca, è ora vice capo servizio allo Sport. E' una delle penne più raffinate di uno dei più importanti giornali del sud.</span><br />
<span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 17px;">L'incontro con Aprile fa un po' il paio con quello avutosi martedì con Valerio Massimo Manfredi, ospite del Presidio del libro Cartesio. un'accoppiata che fa dire senza tema di smentite "Capurso, città del libro. Grandi scrittori in biblioteca".</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3KA0OgfcxJvDC2xgwRofXFV98TAe3QmN74LV4Q8RtaKa8EadQE02ElDGbwh02C5ed1HIyM8VggUzkq1TAVEXFl5fWEe62qw_uOS5qgERZ1YM3fq0HmzncZbpc6uflcuuNpzc2G3tPtF8/s1600/manfredi+aprile.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3KA0OgfcxJvDC2xgwRofXFV98TAe3QmN74LV4Q8RtaKa8EadQE02ElDGbwh02C5ed1HIyM8VggUzkq1TAVEXFl5fWEe62qw_uOS5qgERZ1YM3fq0HmzncZbpc6uflcuuNpzc2G3tPtF8/s1600/manfredi+aprile.jpg" height="320" width="228" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx-e4egrew3har_gbKDvcYtWi9xi1xYhDGnYcy8EV94dGlFc1nkH1qZwcWP7Uu5tkkHzMiCu_lI2F0KjDWpQXSC-TORFVGl0MrIuG84aLSOiPhsWXO7jrzO36WJEA7KaN8tg-RrFCHZEk/s1600/libro+parlante.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx-e4egrew3har_gbKDvcYtWi9xi1xYhDGnYcy8EV94dGlFc1nkH1qZwcWP7Uu5tkkHzMiCu_lI2F0KjDWpQXSC-TORFVGl0MrIuG84aLSOiPhsWXO7jrzO36WJEA7KaN8tg-RrFCHZEk/s1600/libro+parlante.jpg" height="320" width="228" /></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 17px;">La rassegna letteraria "Il libro parlante", coordinata da Marisabel Prigigallo, consigliere comunale e presidente del Comitato di gestione della D'Addosio, nasce nel 2010, nell'ambito delle molteplici iniziative dell'assessorato alle Politiche culturali guidato dall'instancabile Michele Laricchia. in tre anni ha ospitato, anche fuori delle mura della biblioteca (il parco, il chiostro di Santa Maria del Pozzo, la sala Tansella, i giardini pubblici), autori e libri i più vari, ma con un unico, fortissimo comune denominatore: la pugliesità o al più la meridionalità. Autori e libri con nella testa e nel cuore la nostra terra e la nostra gente.</span></div>
<div>
<div>
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-no-proof: yes;"><br /></span></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-35217843665519369372013-11-26T13:36:00.001-08:002013-11-26T13:36:33.853-08:00CAPURSO, CITTA' DEL LIBRO / VALERIO MASSIMO MANFREDI<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEityTr-p_vkrjxprCO2u6Rzx1gfuZTEEmf-AqfLcP9vGl76qZd71oneXXGTyCaj3vRTWd7Lm1MSCgAS2Z7Imgwuhy-RM5kpQagduCgtCW7yz7d6GJF9trOHB0fmNSYng6669W9bUdpcNR4/s1600/manfredi+4.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEityTr-p_vkrjxprCO2u6Rzx1gfuZTEEmf-AqfLcP9vGl76qZd71oneXXGTyCaj3vRTWd7Lm1MSCgAS2Z7Imgwuhy-RM5kpQagduCgtCW7yz7d6GJF9trOHB0fmNSYng6669W9bUdpcNR4/s1600/manfredi+4.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Maria Squeo, consigliere comunale, consegna a Manfredi<br />il dono del Comune: un'opera di Michele Gregorio che<br />mostra il Re del Tempo</td></tr>
</tbody></table>
<b><i>Grandi scrittori alla D'Addosio. La biblioteca sempre più al centro della vita culturale di Capurso. Stasera il colpo l'ha fatto il Presidio del libro Cartesio: ospite Valerio Massimo Manfredi l'archeologo-scrittore-divulgatore, che ha parlato dei suoi due volumi su Ulisse.</i></b><br />
<b><i>Ho seguito l'evento per le pagine della Cultura della Gazzetta del Mezzogiorno.</i></b><br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">Capurso - Il mare. Forse più
dello stesso Ulisse, è il mare il protagonista della saga che Valerio Massimo
Manfredi ha dedicato a Odisseo. E che è giunta alla seconda puntata de "Il
mio nome è Nessuno", intitolata "Il ritorno" (Mondadori, 2013,
331 pagine, </span><span style="font-family: "MS Mincho"; font-size: 12.0pt; mso-ascii-font-family: "Times New Roman";">€</span><span style="font-size: 12.0pt; mso-hansi-font-family: "MS Mincho";">19)</span><span style="font-size: 12.0pt;">,
seguito de "Il giuramento".<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUG7_eq0Zy1s_sxNbUuzl9OR5cCYEPqn_H2NMhHSUjJX6SgyxUnbk6athwksE_Dg-KZOcwuuONCVQJXz6H6KO046MXmuIYQvgRzptS49jSikxTRLe7JD0S5yk3N2miPZNmLwcnjsFOEac/s1600/manfredi+copertina+2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUG7_eq0Zy1s_sxNbUuzl9OR5cCYEPqn_H2NMhHSUjJX6SgyxUnbk6athwksE_Dg-KZOcwuuONCVQJXz6H6KO046MXmuIYQvgRzptS49jSikxTRLe7JD0S5yk3N2miPZNmLwcnjsFOEac/s1600/manfredi+copertina+2.jpg" /></a><span style="font-size: 12.0pt;">Dell'eroe omerico lo
scrittore emiliano ha parlato a Capurso, nella biblioteca comunale
"D'Addosio", nell'ambito della rassegna letteraria Il Presidio del
libro - Cartesio (Capurso, Cellamare, Triggiano e Valenzano), coordinato da Rosella Santoro. E proprio la Santoro (insieme
alla quale sono intervenuti la preside del Cartesio di Triggiano, Maria Morisco
e il sindaco di Capurso, Francesco Crudele) ha ricordato la partecipazione di
Manfredi al Libro Possibile di Polignano questa estate e annunciato che anche
Lo scudo di Thalos, dopo L'Ultima legione (con Ben Kingsley e Colin Firth),
diventerà un film, una coproduzione italo-americana.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2Xd0USNU_Z2SdHD4hKMJRRvboeFyegEHgJ1-N8-SjVZNRKYJ0_ZiHe8mnxKjMIUJC8aNv2o9xahbQvMDHP48E53HvjXZ_LWP77RX3Tk_6__ouM8hfohgo4pq-Bd7LM6Q_xZ7-trzlDVc/s1600/manfredi+copertina+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2Xd0USNU_Z2SdHD4hKMJRRvboeFyegEHgJ1-N8-SjVZNRKYJ0_ZiHe8mnxKjMIUJC8aNv2o9xahbQvMDHP48E53HvjXZ_LWP77RX3Tk_6__ouM8hfohgo4pq-Bd7LM6Q_xZ7-trzlDVc/s1600/manfredi+copertina+1.jpg" /></a><span style="font-size: 12.0pt;"><Era un mondo violento,
una civiltà violenta, quella dell'Età del bronzo, non regolata da organismi
internazionali che all'epoca non c'erano. Ma è la contraddittorietà, la
multiformità di Odisseo ad imporlo come uno dei personaggi più ricchi di
fascino di tutti i tempi. Di Ulisse - ha ricordato l'autore di Alexandros -
hanno parlato Virgilio e Dante, Joyce e Borges, Pascoli e Kavafis>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">Ma poi c'è il mare. Con i
suoi mostri, con le sue sirene, con i suoi inganni e i suoi ciclopi. <Il
liquido elemento tenta di appropriarsi della nave e degli uomini del re di
Itaca>. Non riuscendoci, nonostante l'odio pervicace di Poseidon, <il suo
più terribile nemico>.<o:p></o:p></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj83Oqzvzag-H0dtaKff0VkP3_Y5aj0cfILbEdP0s2Fi15r-DIRn_6qZv_oe40dtNxHPaoEyKF6j5wMNIZpbFSN7ySPOIZ8T7zOX3gcWTI4Jkrm4oxt34hW1_uSXUU5eucUsRRLyUPuYQE/s1600/manfredi+due.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj83Oqzvzag-H0dtaKff0VkP3_Y5aj0cfILbEdP0s2Fi15r-DIRn_6qZv_oe40dtNxHPaoEyKF6j5wMNIZpbFSN7ySPOIZ8T7zOX3gcWTI4Jkrm4oxt34hW1_uSXUU5eucUsRRLyUPuYQE/s1600/manfredi+due.jpg" height="320" width="275" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Manfredi firma autografi</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">Più volte il settantenne
archeologo si sofferma sulla galassia delle piccole comunità in contatto e in
lotta tra loro. Comunità popolate di guerrieri. E l'assedio di Troia è a suo
parere il primo conflitto mondiale. Che fa dire a più d'uno "quanto c'è
costata quella guerra".<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><Omero è il principio
testuale dell'Occidente, nelle sue parole c'è l'avvento della civiltà>. </span><span style="font-size: 12pt;">Ulisse si presenta a casa
sua, a Itaca, dopo lunghi anni di guerra sotto le mura di Ilio, dopo lunghi
anni di mare, e dopo il viaggio più fascinoso e avventuroso di tutti i tempi, trova un mondo al collasso, in disfacimento, nonostante le
meraviglie dei Feaci di Alcinoo. Ma il suo ritorno è un'oscura profezia. E, dopo una serie di vicende laddove i versi di Omero (e ancor più le pagine di Manfredi) si trasformano in un noir. Fino alla tragedia e all'eccidio finali, con la strage dei Proci pretendenti al trono del re creduto morto.</span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoS_Acy796Eb1zpnLWaCNMsTJj0Ss5lY3ftc-kGxIe2INxqTEFYWGz_iIoXEjvVWFdOVpGo5iV83RWEnOo-cObqbYXVGXUVF8myonHHN97mOTg-iBkdUIyuZhNRS0oY4nSniJj_Wvp-Lo/s1600/manfredi+uno.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoS_Acy796Eb1zpnLWaCNMsTJj0Ss5lY3ftc-kGxIe2INxqTEFYWGz_iIoXEjvVWFdOVpGo5iV83RWEnOo-cObqbYXVGXUVF8myonHHN97mOTg-iBkdUIyuZhNRS0oY4nSniJj_Wvp-Lo/s1600/manfredi+uno.jpg" height="192" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Da sinistra, Rosella Santoro, Valerio M. Manfredi,<br />Francesco Crudele e Maria Morisco</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">Manfredi è affabulatore,
oltre che scrittore che, attraverso la formula del romanzo storico (definizione aspramente contestata: i due volumi della saga di Nessuno per l'archeologo-scrittore-divulgatore sono ricerca, analisi scientifica), diviene
grande divulgatore capace di coinvolgimenti anche complessi come quelli dei
ragazzi a cui il Presidio Cartesio fa espresso riferimento.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">Con Manfredi la D'Addosio ha ospitato
un altro grande scrittore. E venerdì, nell'ambito de "Il libro
parlante", ce ne sarà un altro: interverrà infatti il meridionalista Pino Aprile (l'autore del celebre Terroni e, da ultimo, de Il Sud puzza) che converserà con il
giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Francesco Costantini.<o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-62168637001202506122013-11-24T11:29:00.002-08:002013-11-24T12:57:11.340-08:00IL MIO CALCIO / QUARTIERI UNITI BARI - GALLIPOLI 0-3<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b><i>DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013, ORE 14.30</i></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b><i>STADIO SANTE DIOMEDE, SAN PAOLO BARI</i></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b><i>13^ GIORNATA DEL CAMPIONATO DI ECCELLENZA</i></b></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijSz-EB3AS3mnVpJ1sAByaxkgT2bxvuMiPfTuYjAsyXEMC-7Y8cRIz4GgVBXxf-7l4Fqu4qJe60h2GGHFjn1_UYbR6nJoow_COXkw67i0NFOaduivnBpW_jMpDbFH_WWXruaS-ig_JtJY/s1600/galdean.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijSz-EB3AS3mnVpJ1sAByaxkgT2bxvuMiPfTuYjAsyXEMC-7Y8cRIz4GgVBXxf-7l4Fqu4qJe60h2GGHFjn1_UYbR6nJoow_COXkw67i0NFOaduivnBpW_jMpDbFH_WWXruaS-ig_JtJY/s1600/galdean.jpg" height="320" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il romeno Marian Galdean del Gallipoli<br />
tra i protagonisti della netta vittoria<br />
salentina al Diomede di Bari <i>(foto<br />tratta dal profilo facebook del<br />Gallipoli)</i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b>QUARTIERI UNITI BARI -
GALLIPOLI 0-3</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b>QUARTIERI UNITI</b>: Vitucci,
Marino, Costantini, Vernice, Labia (11' st Campanelli), Caringella, Di Cosmo
(15' st Sfarzetta), Martino, Calaprice (40' pt Somma), De Bellis, Patruno. A
disp. Ciliberti, Angelicchi, Dammacco, Fiore. All. De Bellis.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b>GALLIPOLI</b>: Donateo, Casalino
(6' st Vergori), Levanto, Galdean, Sportillo, Taurino, Caputo, Mariano, Villa,
Presicce (30' st Puglia), Rescio. A disp. Bassi, Alessandro, Negro, Patera, Savino. All. Calabro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b>ARBITRO</b>: Roca di Foggia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b>RETI</b>: pt 9' Villa, 20' Rescio;
st 26' Rescio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b>NOTE</b>: ammoniti Vernice e De
Bellis. Al 42' st rigore sbagliato da Sfarzetta.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-size: 12.0pt;">BARI SAN PAOLO - C'è poca gente al "Sante Diomede". Un gruppetto di tifosi sampaolini, un drappello di ultrà gallipolini. Che poi diventano protagonisti della scena, sfoderando uno splendido striscione: "Forza Sardegna". Un incitamento che va oltre il calcio. Che dice che il cuore del calcio è capace di slanci straordinari.</span><br />
<span style="font-size: 12.0pt;">A tratti piove sull'erba sintetica dello stadiolo di via Sardegna. De Bellis presenta la sua Quartieri Uniti, reduce dal doppio successo con la Sudest e a Manduria, senza Somma, regista di centrocampo, e senza Nasca. Il play subentrerà verso la fine della prima frazione di gioco al centravanti Calaprice. E proprio la fase di finalizzazione è il tallone d'Achille della QuBa. Anche se, a dire il vero, l'avvio del match con la seconda della classe, è segnata da una tattica difensiva a dir poco scriteriata. La linea tenuta dai quattro difensori baresi è troppo alta. Presicce, Rescio e soprattutto Villa ne approfittano a più riprese. Quasi subito Villa ne approfitta e in posizione molto dubbia conclude a rete per il vantaggio che segnerà il match. Il Gallipoli sembra padrone del campo: le sue ripartenze sono una lama affilatissima che affetta mediana e difesa: Vitucci si deve superare e poi deve capitolare nuovamente quando una magia del centravanti emiliano Alberto Villa libera Rescio per il raddoppio. Sembra il prologo ad una goleada. E invece il Gallipoli fa scendere i giri del motore e la Quartiere Uniti si assesta meglio con Somma in cabina di regia. </span><br />
<span style="font-size: 12.0pt;">Antonio Calabro schiera i suoi con capitan Sportillo e Taurino colossi centrali della terza linea e Galdean mediano interditore davanti alla difesa. Il rumeno, oltre ad essere rubapalloni, è in grado di far ripartire la squadra che gioca con una trazione anteriore che prevede Rescio largo a sinistra, Presicce che da destra è pronto a convergere verso il centro e Villa che fa l'elastico tra la prima linea e la terra di nessuno, tra le linee nemiche. E' la squadra del presidente Marcello Barone formazione in grado di vincere il campionato? Probabilmente sì, anche se nella ripresa il Bari continua a mettere in qualche difficoltà il complesso jonico. Che chiude i conti ancora con Rescio, ancora assistito da Villa in un perfetto contropiede avviato da Presicce, uno scuola Lecce di raffinata tecnica.</span><br />
<span style="font-size: 12.0pt;">Troppo fragile la QuBa, si diceva: soprattutto in avanti, nonostante l'ingresso di Sfarzetta. La fanteria cinese a disposizione di De Bellis orchestra anche buone trame, ma al momento di concludere diventa impalpabile. Tanto più che, nel finale, sbaglia un calcio di rigore con Sfarzetta (bravo il giovane Donateo: in panchina c'è un portiere che si chiama Danilo Bassi) e impegna severamente lo stesso giovane estremo giallorosso con capitan Patruno.</span><br />
<span style="font-size: 12.0pt;">Ci siamo chiesti prima se il Gallipoli fosse in grado di conquistare la Serie D? Non resta che domandarci se la Quartieri Uniti sia in grado di evitare la Promozione. Difficile dirlo. Molto dipende dall'apporto che i due francesi che Michele Fraddosio sta tesserando (uno dei quali è l'ex Noicattaro Idriss Pongo) saranno in grado di far fare il salto di qualità.</span></div>
<!--EndFragment-->Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-44699373569706210112013-11-24T01:52:00.003-08:002013-11-26T14:08:50.509-08:00CONSIGLIERE POLITICO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI DEL KOSOVO / VITO GRITTANI<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJNSrBFyWDylJ4hlBc9PtkzPA4GbJKzIdiEQ7IUzUK0Oo2RCrnq47UAoufdDFAhuIOnsX3H_M05Hqk-CrLRDjZc2xCxT9DS4d88GkXdqcwa-24DVh7Yty1b9LhVMFJ0tT27GObnbFm3s0/s1600/FOTO+2+grittani+e+sbutega.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJNSrBFyWDylJ4hlBc9PtkzPA4GbJKzIdiEQ7IUzUK0Oo2RCrnq47UAoufdDFAhuIOnsX3H_M05Hqk-CrLRDjZc2xCxT9DS4d88GkXdqcwa-24DVh7Yty1b9LhVMFJ0tT27GObnbFm3s0/s1600/FOTO+2+grittani+e+sbutega.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A Vito Grittani è stato conferito
un importante incarico da parte della Repubblica del Kosovo. Il capursese che
da anni si occupa di segretariato sociale e di diplomazia è stato nominato
consigliere per gli affari politici all’estero. La nomina arriva direttamente
dal ministro degli Esteri Enver Hoxhaj. La carica, precisa lo stesso Grittani,
sarà svolta a titolo gratuito.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Grittani è amico personale
dell’ex ambasciatore del piccolo stato balcanico, Albert Prenkaj (<i>in basso; nella foto in alto è con l'ambasciatore della Repubblica del Montenegro, Antun Sbutega</i>). Il quale è
stato il primo rappresentante del suo Paese in Italia. Nei suoi frequenti
viaggi a Roma, e in particolare in Vaticano, Grittani si è guadagnata la
completa fiducia di Prenkaj che, divenuto al suo ritorno in patria direttore
generale del ministero degli Affari Esteri, ha immediatamente segnalato a
Hoxhaj la figura del pugliese per l’importante quanto inaspettato incarico. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht3DyYXlbIjiu2m4ibl9I71d7p80-LRPqDYW2IfvJTfR8RCaERMhO_qHVPk1bD3fEsukAdLipdcGUqyStouUzUnj8q8TSUMzQlSHQxLyorgKR8JEu4rfplm3kabSZFl7MKwGhvPTSYKw4/s1600/FOTO+1+-+GRITTANI+PRENKAJ+E+CONSORTE.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht3DyYXlbIjiu2m4ibl9I71d7p80-LRPqDYW2IfvJTfR8RCaERMhO_qHVPk1bD3fEsukAdLipdcGUqyStouUzUnj8q8TSUMzQlSHQxLyorgKR8JEu4rfplm3kabSZFl7MKwGhvPTSYKw4/s1600/FOTO+1+-+GRITTANI+PRENKAJ+E+CONSORTE.jpg" height="320" width="235" /></a>Grittani a Capurso ha fondato
l’ODI, l’Osservatorio diplomatico internazionale, attraverso il quale cura i
rapporti con moltissime ambasciate. Un piccolo organismo privato che, negli
anni, è diventata una postazione privilegiata per lo studio, l’analisi e la
frequentazione della diplomazia, con uno sguardo particolare rivolto alle
nazioni più piccole e ai Paesi balcanici. Una delle ultime sue iniziative è
stato il gemellaggio tra le città di Lucera e di Trogir, in Croazia.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<Mi vanto dell’amicizia
personale con il dottor Prenkaj – ha detto Grittani -, dal 2009 conosco anche
il ministro che ringrazio di cuore per un incarico che porterò avanti con
scrupolo e dedizione e di cui sono davvero orgoglioso. Il Kosovo sta cercando
tra mille difficoltà, non ultime quelle diplomatiche, la strada dello sviluppo
e loi fa con l’umiltà e la determinazione che caratterizza il popolo kosovaro.
Metterò a disposizione tutta l’esperienza maturata in oltre quindici anni di
attività che mi ha portato a frequentare e conoscere dal di dentro l’articolato
e complesso mondo della diplomazia>. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Grittani, 49 anni, vive a
Capurso. Pur costretto su una sedia a rotelle, ha una vivacità multiforme. La
sua attività di segretariato sociale è cominciata in Germania, a Francoforte
sul Meno. Dove si è guadagnato un riconoscimento consegnatogli direttamente
dall’allora cancelliere Helmut Kohl. È cavaliere della Repubblica Federale
Tedesca, titolo del quale venne insignito nel 1995 direttamente dal presidente
tedesco, e cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme. <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu1SbaIGMlPfDmN6L0RqyCw5Ryn11GXxDhmIO91mxBuZoFrLChxUNOaIXolJLi3ifMtisE5mBj4Zni8B1FLs5aLR_H8rii7YtUPKQM92xyUQ7TNL_AHa18DiBB4NZkkOtQb5YSBYBECsI/s1600/grittani+documento+incarico+kosovo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu1SbaIGMlPfDmN6L0RqyCw5Ryn11GXxDhmIO91mxBuZoFrLChxUNOaIXolJLi3ifMtisE5mBj4Zni8B1FLs5aLR_H8rii7YtUPKQM92xyUQ7TNL_AHa18DiBB4NZkkOtQb5YSBYBECsI/s1600/grittani+documento+incarico+kosovo.jpg" height="320" width="226" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La nota ufficiale con cui il ministero degli<br />
Esteri kosovaro conferisce a Grittani<br />
l'incarico di consigliere</td></tr>
</tbody></table>
Ha organizzato (e
ospitato personalmente a Capurso) la visita di decine di ambasciatori
provenienti da ogni parte del mondo, dall’Iran alla Croazia, dall’Argentina
alla Corea del Sud, favorendo in alcuni casi anche rapporti commerciali con
ostituzioni e soprattutto aziende del territorio. Alcuni anni fa le poste
austriache gli hanno dedicato un francobollo. Emigrante egli stesso, è da sempre
impegnato nella assistenza dei migranti; è stato consigliere comunale a
Capurso; alle elezioni politiche dello scorso febbraio è stato candidato alla
Camera. Lo scorso agosto, mentre era in Vaticano con il fratello per il ritiro
di copie dell’Osservatore Romano, ha cincontrato personalmente il papa.
Francesco si è fermato a salutarlo e la foto ha fatto il giro dei giornali
locali.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il Kosovo è attualmente un
territorio amministrato dall’Onu. La dichiarazione d’indipendenza unilaterale
dalla Serbia risale al 17 febbraio 2008. È stato riconosciuto come stato da 106
dei 193 paesi dell’Onu, tra cui l’Italia. Ha una popolazione di poco meno di
due milioni di abitanti, la capitale è Pristina, dove abita oltre un quarto dei
kosovari.<br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT">ECCO LA TRADUZIONE DEL DECRETO MINISTERIALE:</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT"><i>Secondo l’articolo
145 ( punto 2 ) della Costituzione della Repubblica del Kosovo, il
Ministro degli Affari Esteri decreta : MANDATO PER LA NOMINA DEL
CONSIGLIERE PER GLI AFFARI POLITICI ALL’ ESTERO</i></span></div>
<ol>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><span lang="it-IT">Il Signor Vito
Grittani è nominato Consigliere per gli Affari Politici all’estero
del Ministro degli Affari Esteri </span>
</i></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT"><i>I doveri e gli
impegni del Consigliere, vengono stabiliti dal Ministro degli Affari
Esteri , secondo l’articolo 31 .</i></span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT"><i>Il Consigliere
degli Affari politici all’estero prende carica in data ….</i></span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><span lang="it-IT">Il Consigliere
per gli Affari politici esteri sarà in carica </span><span lang="it-IT">fino
alla revoca del mandato da parte del Ministro degli Affari Esteri ,
o 7</span><span lang="it-IT"> </span><span lang="it-IT">giorni
successivi alla</span><span lang="it-IT"> </span><span lang="it-IT">comunicazione</span><span lang="it-IT">
</span><span lang="it-IT">di una delle parti.</span></i></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><span lang="it-IT">Il Consigliere
degli Affari politici all’ estero , secondo l’articolo definito
nel paragrafo due di questo mandato , non è un dipendente
pubblico. </span>
</i></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><span lang="it-IT">Il presente
mandato entra in vigore alla</span><span lang="it-IT"> </span><span lang="it-IT">data
della firma.</span></i></div>
</li>
</ol>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-25440735979272828282013-11-24T01:41:00.006-08:002013-11-24T01:41:49.396-08:00NUMERO UNO DEL TIRO A SEGNO REGIONALE / BEPPE TANSELLA<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_zFxIF0edD5BOWz5WXOMc-TR9me3QSbMYYiF8qO7w2RWkeJVojnGKHIRI-NWK_d9uFnPSoYQbYq2pwQIWCiURX4qaPZi-8WWMcdRsrRQ14cpkPOnc6tht_1st7ShOutTMFlgKUdIC2aM/s1600/tansella+presidente+uits+puglia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_zFxIF0edD5BOWz5WXOMc-TR9me3QSbMYYiF8qO7w2RWkeJVojnGKHIRI-NWK_d9uFnPSoYQbYq2pwQIWCiURX4qaPZi-8WWMcdRsrRQ14cpkPOnc6tht_1st7ShOutTMFlgKUdIC2aM/s1600/tansella+presidente+uits+puglia.jpg" height="317" width="320" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfSxQ9TjQLZsFmqMi0xMmgPyFGXWIqnqlcO9C-8EtiEolMn0t_e12zyFxSfLqNQaEJErPOZyT1T3xtLSYh6RyDiLoaT3l_fRXtbwQKw47MwGNKnG8aqqVOzmK58gOwpFaVV5jm7Z4q6sE/s1600/23_11_p59.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfSxQ9TjQLZsFmqMi0xMmgPyFGXWIqnqlcO9C-8EtiEolMn0t_e12zyFxSfLqNQaEJErPOZyT1T3xtLSYh6RyDiLoaT3l_fRXtbwQKw47MwGNKnG8aqqVOzmK58gOwpFaVV5jm7Z4q6sE/s1600/23_11_p59.jpg" height="320" width="220" /></a>Dopo una lunga querelle anche a colpi di marche da bollo, lo scorso 6 novembre è finalmente arrivata la conferma da parte della Uits - la Federazione del tiro a segno - che Beppe Tansella (nella foto, ritratto nell'ufficio di presidenza regionale presso il Poligono di Bari) è il nuovo presidente regionale. L'Unione tiro a segno (da non confondersi con il tiro a volo, disciplina diversa) è una organizzazione molto solida: a livello sportivo è una delle più importanti, basti pensare agli allori che arrivano dalle Olimpiadi e dalle manifestazioni iridate, basti pensare a Roberto Di Donna e all'ultimo campione olimpionico a Londra, Niccolò Campriani. La Puglia si esprime ad ottimi livelli, spesso a livelli assoluti: il poligono di Candela è un po' il centro gravitazionale per quel che riguarda l'attività agonistica ai massimi livelli. Il Poligono di Bari, invece, è tra i più competitivi e lo sarà ancora di più: con fondi propri sta provvedendo ad una ristrutturazione che lo farà salire di categoria. Tansella è di Capurso, dove vive con la sua famiglia; è funzionario comunale e frequenta da sempre il Poligono.<br />
Me ne sono occupato sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Credo che Capurso debba essere fiera che Beppe abbia conseguito una così importante carica a livello regionale e faccia parte del Consiglio federale di una federazione sportiva nell'ambito del Coni.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-45349574683812562112013-11-24T01:10:00.004-08:002013-11-24T01:10:55.082-08:00GRANDI SCRITTORI ALLA D'ADDOSIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4tliAUDTovaAhyphenhyphenn5lV7EWaIr_4VR016e58q5dixSHovnluWCMv8ELwPc5F-ji0OyVpXAyeISXEkQPVvwb3-2vxK8-RZPUNmh1mvKgYbmVhug9qqT7eMqOcMnAvDBL8no-QJgJ7YSG92Q/s1600/manfredi+e+aprile.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4tliAUDTovaAhyphenhyphenn5lV7EWaIr_4VR016e58q5dixSHovnluWCMv8ELwPc5F-ji0OyVpXAyeISXEkQPVvwb3-2vxK8-RZPUNmh1mvKgYbmVhug9qqT7eMqOcMnAvDBL8no-QJgJ7YSG92Q/s1600/manfredi+e+aprile.jpg" height="320" width="228" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2ZebA0SHRfdwrwM_REXxtoFL3FLQwyqTd6pXhS12OKkOzi8nZEp3DGQl2rwgz-5162ZeNTUlDwB-yfJsUZh1q_httOKL5YPKgzSCWvk9-vXE8sSPh-LipfHXNAx3Jq6w4asY5QK6x9zc/s1600/libro+parlante+novembre.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2ZebA0SHRfdwrwM_REXxtoFL3FLQwyqTd6pXhS12OKkOzi8nZEp3DGQl2rwgz-5162ZeNTUlDwB-yfJsUZh1q_httOKL5YPKgzSCWvk9-vXE8sSPh-LipfHXNAx3Jq6w4asY5QK6x9zc/s1600/libro+parlante+novembre.jpg" height="320" width="228" /></a>Grandi scrittori alla biblioteca comunale di Capurso: <b><span class="Apple-style-span" style="color: red;">martedì 26 </span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: red;">toccherà a Valerio Massimo Manfredi</span></b>, uno degli autori che vende di più, anche se qualche volta il favore del pubblico non coincide con quello della critica. Manfredi sarà ospite alle 18 del Presidio del Libro Cartesio. A conversare con l'autore di Alexandros converseranno Rosella Santoro, coordinatrice del "Presidio" che fa capo a Triggiano, Valenzano e Capurso, Maria Morisco, dirigente scolastica del liceo Cartesio e Francesco Crudele, sindaco di Capurso.<br />
<span class="Apple-style-span" style="color: red;"><b>Venerdì 29 alle 19,30</b></span> un altro grande autore sarà ospite stavolta del "Libro parlante", la rassegna letteraria voluta dall'assessorato comunale alle Politiche culturali e coordinato dal Comitato di Gestione della D'Addosio. Pino Aprile, dopo aver scritto il bestseller Terroni, ci ha riprovato con un libro dal titolo che non necessita di commenti, "Il Sud puzza", un saggio provocatorio che sarà lo spunto per parlare di noi, dei meridionali e del Meridione. Aprile converserà con uno dei più raffinati giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno, Francesco Costantini.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-14496350928563493392013-11-24T00:48:00.001-08:002013-11-24T00:48:03.809-08:00IL MIO CALCIO / I TERRONE BROS<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI3dTyPq-Erk5od2DeJeMeROHn1R9vY4L66VzYls_NetF67ir6QcQHDXJDUBaepTrWkmxNzgA_58dJ5LoZGt_TWZt6d80-iteryPKRb-nzU0fyt3BC0GhstfUzWWs58-eiRaqWJmqf6t8/s1600/terrone+sabino+sporting.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI3dTyPq-Erk5od2DeJeMeROHn1R9vY4L66VzYls_NetF67ir6QcQHDXJDUBaepTrWkmxNzgA_58dJ5LoZGt_TWZt6d80-iteryPKRb-nzU0fyt3BC0GhstfUzWWs58-eiRaqWJmqf6t8/s1600/terrone+sabino+sporting.jpg" height="320" width="252" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwyZQcc0HkwWfW_jvAaN5kIkebbCwGHYdCWfxKwfu2A_snimsnuz_S2MG5uuimXJdAz3o5tI4e_rgbZ2twT4l-YnV_xGVznOm5EJ1IHq-_1pQEFUF1oHHjwmr6eg-UTvxWpdmW7WhgDqE/s1600/22_11_p57.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwyZQcc0HkwWfW_jvAaN5kIkebbCwGHYdCWfxKwfu2A_snimsnuz_S2MG5uuimXJdAz3o5tI4e_rgbZ2twT4l-YnV_xGVznOm5EJ1IHq-_1pQEFUF1oHHjwmr6eg-UTvxWpdmW7WhgDqE/s1600/22_11_p57.jpg" height="320" width="220" /></a>Ci sono storie intriganti nel calcio dei dilettanti. Una è in divenire. Nel senso che oggi pomeriggio si gioca la partita di cartello del Girone A del campionato di Promozione. Lo stadio è di quelli che una volta era teatro di grandi scontri in Serie D, il "Tonino D'Angelo", in viale delle Mura Megalitiche ad Altamura. Le squadre hanno un gran nome, anche se il blasone è parecchio impolverate: lo Sporting Altamura, prima squadra della città murgiana e l'Us Bitonto che dopo il fallimento ha avuto il coraggio di ricominciare da zero, ovvero dalla Terza Categoria, scalando in tre anni tutte le categorie, appunto fino alla serie cadetta.<br />
Ebbene, la Gazzetta del Mezzogiorno, nelle pagine dello Sport provinciale, venerdì, ha raccontato la storia dei due fratelli Terrone: Sabino (nella foto), il più giovane, che gioca nell'Altamura, e Nando, il più anziano, cannoniere del Bitonto, 11 gol finora, uno in meno del principe dei bomber di Promozione, Fabio Pica, che milita nel Modugno. Le speranze, le paure, qualche imbarazzo, ma tutto il fascino di una sfida che potranno raccontare.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-79649809693779974052013-11-03T22:11:00.000-08:002013-11-03T22:11:05.521-08:00IL MIO CALCIO / BITONTO-CELLAMARE 3-2<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.0cm; margin-right: 45.0pt; margin-top: 0cm;">
<b><i><span style="font-size: 12.0pt;">DOMENICA
3 NOVEMBRE 2013<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.0cm; margin-right: 45.0pt; margin-top: 0cm;">
<b><i><span style="font-size: 12.0pt;">STADIO
CITTA’ DEGLI ULIVI, BITONTO<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.0cm; margin-right: 45.0pt; margin-top: 0cm;">
<b><i><span style="font-size: 12.0pt;">OTTAVA
GIORNATA DEL CAMPIONATO DI PROMOZIONE, GIRONE A<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">BITONTO –CELLAMARE 3-2<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">BITONTO</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">:
Lattanzi, Cipparatti, Bonasia, Piperis, Zaccaro, Naglieri, Modesto (32' st
Pazienza), Sangirardi (48' st M.Roselli), Terrone, Roselli (46' pt Aloisio),
Lomuscio. A disp. Colamorea, Foggetti, Belviso, Ricciardi. All. Di Venere.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">CELLAMARE</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">:
Ritorno, Longo, Sebastiani (36' st Gianniello), Rubino, Di Carne, Desimini,
Schiraldi, Ferrarese (18' Hamad), Fanfulla, Terrevoli, Summaria (44' st Iurlo).
A disp. Caravelli Regalino, Canniello, Ceglie. All. Fumai. (squalificato, in panchina
Mazzone).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">ARBITRO</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">:
Roca Foggia<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">RETI</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">: pt 16'
Summaria, 21' Roselli, 45' Terrevoli; st 4' Terrone, 21' Lomuscio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">BITONTO – La capolista
continua a correre. E approfitta dello scontro diretto per regolare i conti con
il Cellamare. L’Altamura resta alle costole del Bitonto grazie all’impresa di
Canosa. Insomma, l’ottava di andata dice che le prime della classe sono le più
forti. Ed hanno scavato un solco dalle outsider: Corato, lo stesso Cellamare,
Modugno e Monte Sant’Angelo. Dopo due mesi il Girone nord di Promozione ha
detto questo.<o:p></o:p></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeFL1iKfANoAQLXXjLE446T72gry_ic1Ik7LXsRRbHn0Ioxh7U_AcMjbXmgcMRuwaix5wcDK1XsvLXWLFDXiqgTbRoQCB9sGwQr3aiN6JMegP-pACldIUVYUQncf4fxKmW6P1kq97I8CQ/s1600/ROSELLI.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeFL1iKfANoAQLXXjLE446T72gry_ic1Ik7LXsRRbHn0Ioxh7U_AcMjbXmgcMRuwaix5wcDK1XsvLXWLFDXiqgTbRoQCB9sGwQr3aiN6JMegP-pACldIUVYUQncf4fxKmW6P1kq97I8CQ/s1600/ROSELLI.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nico Roselli, laterale sinistro del Bitonto. Ha<br />giocato in C2 con il Noicattaro</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">Il test superato dal Bitonto
è dei più severi. Il Cellamare è stato avversario fiero, in partita fino all’ultimo
istante, fino al minuto 96 (i 5 di recupero nella ripresa, più i 60 secondi di
extra time nel primo tempo).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">La disfida dei due Muzi, il
più esperto è Di Venere, l’unico in panchina, visto che Fumai è costretto in
gradinata perché sta scontando la squalifica rimediata in coppa. Bitonto al
completo, Capurso senza Giuliani e senza uno dei baby, De Marzo. Ma la sostanza
delle due formazioni c’è tutta.<o:p></o:p></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTWEqOevYwJXGHHIp0TzekAdYvXjSf_XaY_MXSa21n_2NzL_DEAArQr4mZEBw10GTv4rgQ7YydpZWwGyMHKdJoXtdv_a5SwtA7vfEEBuwgL5UdkCcMa12-Jf6J61dL7Tvqf6nZHpST7mU/s1600/TERRONE.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTWEqOevYwJXGHHIp0TzekAdYvXjSf_XaY_MXSa21n_2NzL_DEAArQr4mZEBw10GTv4rgQ7YydpZWwGyMHKdJoXtdv_a5SwtA7vfEEBuwgL5UdkCcMa12-Jf6J61dL7Tvqf6nZHpST7mU/s320/TERRONE.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nando Terrone quando giocava con il Trani. E'<br />capocannoniere del Girone B con 9 reti, compresa<br />quella del provvisorio 2-2 segnata al Cellamare</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">Il primo tempo è match di
rara intensità. Anche il livello tecnico-tattico non si vede spesso in
Promozione. Dopo un quarto d’ora Cellamare mette il muso avanti: Summaria fa il
Quagliarella: il suo shoot da oltre venti metri si trasforma in un fil di palo
che, complice magari l’impercettibile ritardo nel tuffo di Lattanzi, porta in
vantaggio gli ospiti. Che giocano bene, in modo dinamico e geometrico,
orchestrati da un Terrevoli che si erge al di sopra della norma e un Rubino che
rompe gli schemi in casa bitontina, scompaginando la regia di Sangirardi e
mettendo in difficoltà Roselli e Piperis. A sua volta è Lomuscio a creare
imbarazzi agli avversari, muovendosi tra le linee. Pochi minuti e la reazione
bitontina è premiata da Nico Roselli che conclude da pochi metri non lasciando
scampo a Ritonro. Pochi secondi e Summaria colpisce il palo. E prima del pari,
Gianluca Roca annulla per fuori gioco sospetto il gol che Fanfulla segna di
testa su assist aereo di Desimini. Bitonto è sempre pronto a replicare: l’under
Lomuscio scheggia la traversa dai 18 metri a conclusione di una ragguardevole
azione personale. Al 36’ il nuovo vantaggio sembra cosa fatta: ma il tiro a
giro di Fanfulla, molto spostato a sinistra, esce di 20 centimetri dal palo
lungo. Il match si mantiene avvincente. E allo scadere Terrevoli guida un
contropiede a quattro: attende con pazienza l’assist ma poi decide di concludere.
La palla è un bisturi, Lattanzi forse di nuovo in leggero ritardo. A prendere
il tè i calciatori ci vanno con i padroni di casa sotto di un gol. E senza Nico
Roselli che si infortuna e non può proseguire.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7Tx9TK4kpc4CFwm5teb_HZ96vFMmJTyTGJJ-WlzPEG06u3yPNuI9WH7k6U8gNySKw7pLEU_CzV_SqFPcfI4qwdwDscrXHtU41PGU-k9y5Zi93mPtCxqGmHHLOtXKIQmUIpn9HTa0gpGQ/s1600/di_carne.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7Tx9TK4kpc4CFwm5teb_HZ96vFMmJTyTGJJ-WlzPEG06u3yPNuI9WH7k6U8gNySKw7pLEU_CzV_SqFPcfI4qwdwDscrXHtU41PGU-k9y5Zi93mPtCxqGmHHLOtXKIQmUIpn9HTa0gpGQ/s1600/di_carne.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chicco Di Carne, difensore centrale<br />e capitano del Cellamare</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">La ripresa si apre con la
rabbiosa reazione nero verde: la difesa pasticcia, Terrone è un falco e
spedisce sotto la traversa da pochi metri. Per qualche minuto Cellamare sembra
reggere al colpo, ma dopo un attimo di smarrimento, le fiamme divampano
inesorabili: al 17’ Di Carne salva sulla linea una conclusione di capitan
Modesto, al 19’ Bonasia colpisce il palo e al 21’ Modesto trova il varco giusto
per il vantaggio della capolista: l’azione era partita da un mancato intervento
di testa di Di Carne che poi protesterà a lungo per un presunto fallo di
Terrone su Desimini. Poco prima Fumai ha inserito Hamad al posto di Ferrarese
nel tentativo di infoltire il centrocampo. Alla mezzora Di Venere replica con
Pazienza che rileva Modesto con lo stesso intento. Quando pare che Bitonto
possa passare ancora da un momento all’altro (contropiede Sangirardi-Modesto-Terrone,
il capocannoniere colpisce un palo incredibile, il carburante si esaurisce e
Cellamare riprende campo. Gianniello viene inserito per fare l’ala, Schiraldi
fa il terzino che spinge. Nel finale due calci di punizione mettono in ambasce
il Bitonto. L’ultimo, al 95’, è da posizione centrale, con palla a pochi
centimetri dalla linea dell’area di rigore. Nulla da fare. Vince Bitonto,
Cellamare esce a testa alta.<o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-34472913307432898812013-10-27T22:54:00.004-07:002013-10-27T22:54:52.272-07:00IL MIO CALCIO / CELLAMARE-REAL MODUGNO 2-1
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<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.0cm; margin-right: 37.9pt; margin-top: 0cm;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12.0pt;">STADIO
COMUNALE DI CAPURSO, DOMENICA 27 OTTOBRE 2013-10-28 CAMPIONATO DI PROMOZIONE,
GIRONE A, SETTIMA GIORNATA<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12.0pt;">CELLAMARE-REAL MODUGNO 2-1<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12.0pt;">CELLAMARE</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">:
Ritorno, Longo, De Marzo, Rubino, Di Carne, De Simini, Schiraldi (33' st
Iurlo), Ferrarese (18' st Hamad), Giuliani, Terrevoli, Summaria (23' st
Fanfulla). A disp. Caravelli, Regalino, Ardito, Giannelli. All. Fumai
(squalificato, in panchina Mazzone).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12.0pt;">REAL MODUGNO</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">:
Bonavita, Romito, Grimaldi, Angelillo (41' st Siciliani), De Francesco,
Mongelli (29' st Scaramuzzi), De Tommasi (1' st Maselli), Indrago, Pica,
Tenzone, Kociraj. A disp. Lamacchia, La Forgia, N.Lieggi, D.Lieggi. All.
Carella (squalificato, in panchina De Francesco).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12.0pt;">ARBITRO</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">:
Pascariello di Lecce.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12.0pt;">RETI</span></b><span style="font-size: 12.0pt;">: pt 15'
Pica, 30' Giuliani; st 24' Schiraldi<o:p></o:p></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZf-3payBtOx2XtTT2hSUiaZWOaMD3zHVgpsWsZQ9UoqjBgVbB4vhRDAjWQNmNGmsl-EIgAjUIyE72WYPBQf06khrPE0wSjPWteAbqvL08A6qyfK7wb7SCI247ogvTGUdt2U8GnnnAMRM/s1600/fabio+pica.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZf-3payBtOx2XtTT2hSUiaZWOaMD3zHVgpsWsZQ9UoqjBgVbB4vhRDAjWQNmNGmsl-EIgAjUIyE72WYPBQf06khrPE0wSjPWteAbqvL08A6qyfK7wb7SCI247ogvTGUdt2U8GnnnAMRM/s1600/fabio+pica.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fabio Pica, attaccante del Real Modugno</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12.0pt;">CAPURSO</span></b><span style="font-size: 12.0pt;"> –
Cellamare batte Modugno e migliora sensibilmente la propria classifica. Regge
il passo delle prime della classe (Bitonto e Altamura, che si affermano su due
avversari molto insidiosi, rispettivamente a Giovinazzo e col Corato) ed è
terzo in perfetta solitudine, a meno tre dalla coppia di testa. Alla vigilia di
quello che diventa il big-match della prima domenica di novembre, la sfida tra
Bitonto e Cellamare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">Cellamare arriva al derby col
Modugno galvanizzato dalla sonante vittoria di Bitritto (0-3 alla Virtus). I
biancazzurri debbono dimenticare in fretta il rocambolesco pareggio interno col
Giovinazzo (3-3). I due tecnici sono squalificati: in panchina Piero De
Francesco per gli ospiti, Antonio Mazzone per i padroni di casa. Muzio Fumai e
Michele Carella si collocano ai lati opposti della grande tribuna del
“Comunale”. Fumai schiera De Simini e capitan Di Carne centrali di difesa
davanti a Ritorno, con gli juniores De Marzo e Longo laterali; in cabina di
regia c’è Donato Terrevoli, più arzillo che mai, la </span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px;">mediana è presidiata da un
Rubino sempre meno appariscente, sempre più importante nella fase di filtro; a
destra Schiraldi è chiamato ad un lavoro di sacrificio, ma le sue sgroppate
sull’out di dritta si riveleranno devastanti; dall’altra parte c’è un Summaria
che mette spesso in difficoltà il dirimpettaio (l’ex capitano del Cellamare
Giuseppe Angelillo), ma poco disposto al dialogo; Giuliani e Ferrarese
(centrale) sono le punte. Pressoché speculare lo schieramento proposto da
Carella, che torna a Capurso, dove ha vissuto stagioni importanti con Sergio
Prigigallo prima e Mimmo Caricola poi. Bonavita è il barbuto portiere, Grimaldi
e Mongelli sono stopper e libero, Romio e Angelillo i terzini; De Francesco è
il play-maker, Indrago il mediano, De Tommasi sta largo a destra, Tenzone è il
trequartista che converge verso la mancina, Kociraj il 18enne albanese che
supporta il caterpillar Pica. Ed è proprio Fabio Pica a mettere prima in
difficoltà la coppia centrale avversaria (tiro solo un po’ largo) e poi a beffare
Ritorno scattando sul filo del fuori gioco sull’assistenza di Tenzone che
lancia l’ex Bitonto dritto per dritto. Il match dà l’impressione di essere
sempre in bilico. Cellamare corre molto, lo fa persino Terrevoli, che ha quasi
45 anni. Ed è proprio l’ex Andria a chiamare, su punizione, (27’) alla prodezza
Bonavita. È la premessa per il gol: calcio franco di Terrevoli dall’out
sinistro, perfetto colpo di testa (difesa non irreprensibile) di Giuliani che
centra l’angolo basso alla sinistra di Bonavita. Cellamare spinge sull’abbrivio
e crea due opportunità per Schiraldi, tra i migliori, anche perché Romito è tra
i peggiori.</span><br />
<span style="font-size: 12.0pt;"><br />
<o:p></o:p></span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRK4DxudBd04nNiKuGPwNoKTY629XeVo1vGCeH-T4SLCErBLJCQK0nNRIoSxEELgR4icm5pR81m9inYS4T91bGpwXqsIhLtMyIwRFnWR5JMVnKNR_jTfdjZBlGptCz5Bs3We0xRskdUWo/s1600/schiraldi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRK4DxudBd04nNiKuGPwNoKTY629XeVo1vGCeH-T4SLCErBLJCQK0nNRIoSxEELgR4icm5pR81m9inYS4T91bGpwXqsIhLtMyIwRFnWR5JMVnKNR_jTfdjZBlGptCz5Bs3We0xRskdUWo/s1600/schiraldi.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vincenzo Schiraldi, laterale destro<br />del Cellamare</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;">Nella ripresa Carella
presenta Maselli al posto di uno spento De Tommasi. Modugno ha più possesso di
palla, ma la sua offensiva non ha l’intensità per mandare al tappeto un
Cellamare determinato e volitivo che appena può riparte con le volate di
Schiraldi e gli slalom di Summaria e Giuliani. Rubino, poi, getta la rete e
raccoglie palloni in quantità industriale. Modugno si spegne e Cellamare
sull’inerzia continua a ripartire. Terrevoli scambia sul quadrante destro con
Schiraldi: l’assist dell’ex San Paolo è delizioso, un pallonetto che libera
l’esterno nojano davanti a Bonavita che può solo toccare la notta: siamo alla
metà della ripresa, sarà il gol che deciderà la partita. La reazione del
Modugno non è all’altezza della fama dei biancazzurri. Ritorno in realtà deve
sbrigare lavoro di ordinaria amministrazione: Davide Desimini e Chicco De Carne
avvolgono in una ragnatela Pica. Cellamare rischia il tris: punizione da destra
di Terrevoli, sempre lui, palla perfetta per Fanfulla che, sotto misura, calcia
incredibilmente alto. Nel frattempo Fumai era corso ai ripari, inserendo il
giovane Hamad per Ferrarese e poi, per ridare equilibrio alla squadra, Fanfulla
per Summaria e Iurlo, che puntella il centrocampo, per uno stremato Schiraldi
che esce tra gli applausi del pubblico (come sempre scarso, in verità: appena
colorato da un drappello di ultrà del Modugno).<o:p></o:p></span></div>
<!--EndFragment-->Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-20054828860576179462013-10-21T11:32:00.001-07:002013-10-21T11:33:28.587-07:00VIAGGI & ASSAGGI / OSTUNI<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilZWl8iCZekbpzPw0_9UP8_Ef2w9X92ePaccQsJH88q6ORx7CFpq8Zf8ZKHpjfSkwu84UXdj1z7SvsQuO0_GLGScj7UH3GaiVpvRO3RYVq7t4LntNFMA0Q0YZ5eErQ2rClTMOCYwGNMAA/s1600/ostuni+madonna+della+grata.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilZWl8iCZekbpzPw0_9UP8_Ef2w9X92ePaccQsJH88q6ORx7CFpq8Zf8ZKHpjfSkwu84UXdj1z7SvsQuO0_GLGScj7UH3GaiVpvRO3RYVq7t4LntNFMA0Q0YZ5eErQ2rClTMOCYwGNMAA/s200/ostuni+madonna+della+grata.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ostuni, la chiesa della <br />
Madonna della Grata</td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTv5sJ4H_8zcZImUqc-OooptEhWrPYW9GOv3VYTmTePEzxgNHVsG4dbcioApM07ViCRvJuX5vaMWn65a3cptQ73N4XsXWNHEhn_Prj5GUxUWWMnRJZw0VVEiQMFi6d5vvpFzfSzDIkcJw/s1600/ostuni+pausacaffe.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="164" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTv5sJ4H_8zcZImUqc-OooptEhWrPYW9GOv3VYTmTePEzxgNHVsG4dbcioApM07ViCRvJuX5vaMWn65a3cptQ73N4XsXWNHEhn_Prj5GUxUWWMnRJZw0VVEiQMFi6d5vvpFzfSzDIkcJw/s200/ostuni+pausacaffe.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ostuni, la scalinata Antelmi <br />
e l'aperitivo musicale<br />
del Pausacaffè</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Ospite del presidente della locale squadra di calcio, l'avvocato Luca Marzio, domenica mattina sono stato a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ostuni" target="_blank">Ostuni</a>. Prima della partita allo stadio, tappa d'obbligo, un pranzo, ancorché necessariamente veloce. Siamo stati a<a href="http://www.lavecchiaterrazza.it/" target="_blank"> La Vecchia Terrazza</a>. Il cui titolare, fra l'altro anch'egli dirigente del club gialloblù, dice che vi si fanno le pizze più buone del mondo. Ci riserviamo la verifica, ovviamente. Insieme a due amici di pallone, Roberto Conte e Francesco Forgione (solo omonimo di San Pio), che dell'Ostuni è stato direttore sportivo, abbiamo gustato delle orecchiette al sugo con provola e salsiccia e una frittura di pesce di buon livello. Conclusosi con un tiramisù di buona fattura, ci siamo ripromessi di tornare. Anche perché se ti capita una splendida giornale di quasi primavera, puoi godere, dalla terrazza naturale del luogo, di uno splendido panorama. Il locale diventa un osservatorio privilegiato per ammirare la città bianca abbarbicata sul colle e, più a valle, verso il mare, la <a href="http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=75344" target="_blank">chiesa della Madonna del Grata</a>. </div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7sEg_CgifCoy5MDc0uiKo3fubqN_CRso4jZ-PWpjFY-kEPnUJYcEB5qoXcilUcUa7GDnQlO1aA3fqvGzYkDp4Ou2gZtpjhYFbC0Zqre9DyBDQMCWtVF5s7jS-K5edvoQABY_keDFXcXs/s1600/ostuni+veduta.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7sEg_CgifCoy5MDc0uiKo3fubqN_CRso4jZ-PWpjFY-kEPnUJYcEB5qoXcilUcUa7GDnQlO1aA3fqvGzYkDp4Ou2gZtpjhYFbC0Zqre9DyBDQMCWtVF5s7jS-K5edvoQABY_keDFXcXs/s200/ostuni+veduta.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una veduta di Ostuni</td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHVSt94MmopiDc81PiOkFQnoAt5ylU_4zQR0RaCDeR9iLyGRXGCnEwMlkqJFgVCuwsL_IJAvuMPzS6DtMgBB7uyf45M3jz7hmwMN7-YGT-nlpfA6DUQ-5fFk18psBAVRNskIeIF4TD04w/s1600/ostuni+ristorante+balcone.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHVSt94MmopiDc81PiOkFQnoAt5ylU_4zQR0RaCDeR9iLyGRXGCnEwMlkqJFgVCuwsL_IJAvuMPzS6DtMgBB7uyf45M3jz7hmwMN7-YGT-nlpfA6DUQ-5fFk18psBAVRNskIeIF4TD04w/s200/ostuni+ristorante+balcone.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Casbah Art Cafè in piazza <br />
Sant'Oronzo a Ostuni</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Prima di recarci al ristorante, abbiamo atteso il nostro ospite in piazza Sant'Oronzo. E qui ci siamogustati la musica di una splendida violinista che, sulla scalinata Antelmi, allietava gli ospiti del "Pausacaffè" e non solo. Con dieci euro il locale ti offre un aperitivo complesso, con servizio a buffet. Un'ora trascorsa seduti ai piedi della colonna di Sant'Oronzo, che sormonta la scalinata, ti ritempra e ti fa dimenticare che fra qualche giorno la splendida coda della primavera di Puglia ci lascerà (se ci lascerà). In giro parecchi turisti, per esserci avviati verso la fine di ottobre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Proprio al di sopra della scalinata Antelmi c'è un locale singolare, almeno per quel ch'è dato di capire dall'esterno. Si tratta del <a href="https://www.facebook.com/CasbahArtCafe" target="_blank">Casbah Art Cafè</a>. Splendida la vista della facciata del palazzotto con il balconcino mediterraneo arredato con due tavolinetti, uno dei quali occupati da una coppia.<br />
<i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">Ah, le foto sono tutte mie, scattate con il telefono cellulare Blackberry.</span></i></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-80321247348022944082013-10-20T13:25:00.003-07:002013-10-20T13:25:39.707-07:00IL MIO CALCIO / OSTUNI-VIRTUS FRANCAVILLA 0-0<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%;">
<b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">Domenica 20 ottobre 2013, Ostuni, stadio comunale, 8^
giornata del campionato regionale di Eccellenza<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.0cm; margin-right: 28.3pt; margin-top: 0cm;">
<b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">OSTUNI - VIRTUS FRANCAVILLA
0-0<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.0cm; margin-right: 28.3pt; margin-top: 0cm;">
<b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">OSTUNI</span></b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">: Musacco, Andrisano, Zizzi, Ciaramitaro, Camassa,
Solidoro, Kreshpa (1' st Mat. Miccoli), Balzano, Volpicelli (17' st Caputo),
Urso, Turitto. A disp. Renna, Truppi, Notaristefano, Piccione, Man. Miccoli.
All. Bruni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.0cm; margin-right: 28.3pt; margin-top: 0cm;">
<b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">VIRTUS</span></b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">: Costantino, Valentini, Margagliotti, Biason, Lopetuso,
Cornacchia, Marino, Arcadio (40' st Ciraci), De Benedictis (24' st Candita),
Quarta, Carminati. A disp. Di Punzio, Mascia, Marinotti, Schirinzi, Morleo.
All. Pizzonia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.0cm; margin-right: 28.3pt; margin-top: 0cm;">
<b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">ARBITRO</span></b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">: Lippiello di Avellino.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.0cm; margin-right: 28.3pt; margin-top: 0cm;">
<b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">NOTE</span></b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">: giornata primaverile, terreno in buone condizioni, un
migliaio di spettatori. Espulsi al 48' pt Quarta per proteste al 7' st Camassa
per fallo da ultimo uomo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%;">
<b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">OSTUNI</span></b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;"> – Il grande
assente è il gol, ma per il resto gli ingredienti per una buona domenica di
calcio sono tutti presenti. Partita densa, intensa, dura, senza sconti ma mai
cattiva. D’altro canto, un derby è sempre un derby, anche se la Virtus è troppo
giovane per poter vantare una sana rivalità con l’Ostuni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">Le
brindisine si propongono come protagoniste dell’Eccellenza in corso. Compatte, solide,
a volte tetragone, viola e gialloblù confermano le qualità e quanto di buono si
dice alla vigilia. L’organico della Virtus è sontuoso, quello a disposizione di
Luciano Bruni appare risicato. Se non ci saranno defezioni importanti nel corso
della stagione, potrebbe proporsi come una delle outsider più importanti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY4NPtLpPPey3fno_h1tOEwK3Tw0lOcKIIJ0_79L6VdHisYcf3K_5Cz_cz2Odl9FmGp8vo9KUFgNHdxDE2MJH1fjPBeJN-XSrk1BWSzM1VmpEgqpNvkVIcAhHGPvjQqBGO8ff5HMg1OLs/s1600/luca+marzio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY4NPtLpPPey3fno_h1tOEwK3Tw0lOcKIIJ0_79L6VdHisYcf3K_5Cz_cz2Odl9FmGp8vo9KUFgNHdxDE2MJH1fjPBeJN-XSrk1BWSzM1VmpEgqpNvkVIcAhHGPvjQqBGO8ff5HMg1OLs/s320/luca+marzio.jpg" width="288" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Luca Marzio, avvocato penalista, è tornato alla<br />guida dell'Ostuni: è alla terza stagione, dopo aver<br />conquistato il salto di categoria in Prima e Promozione</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;">Il
presidente Luca Marzio </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 130%; mso-ansi-language: IT;">(l’avvocato ha
ripreso il club gialloblù in Prima categoria, riposizionandolo in due anni in
Eccellenza) ha costruito il complesso affidandolo a Luciano Bruni. Il tecnico livornese
trasferitosi a Carovigno per ragioni di cuore: ha vinto lo scudetto giocando, e
molto, nel Verona di Osvaldo Bagnoli; ha guidato la Juve Primavera alla
conquista del Viareggio quattro anni fa. Insomma, un allenatore al di fuori
degli schemi classici del nostro calcio dilettantistico. Bruni affida le
potenzialità offensive a un ragazzo campano. Emilio Volpicelli ha 21 anni, è di
Scampia. Un bravo ragazzo, dice Marzio. Beh, nell’alveare delle famigerate “vele”
non tutto è marcio, ci mancherebbe. Il centravanti partenopeo, quando l’Ostuni
esce dal guscio in cui il Francavilla prova a chiuderlo, assurge a protagonista
del match. Peccato per gli ostunesi che si fa male allo scadere dell’ora di
gioco. Quando esce, è come se l’Ostuni si spegnesse. Cornacchia e (soprattutto)
Lopetuso tirano un grosso sospiro di sollievo. Partendo da sinistra e ben supportato
da Urso (arrivato dal Nardò insieme allo stesso Volpicelli), l’attaccante
napoletano apre più volte una breccia nello schieramento viola. In un paio di
circostanze, l’occasione è ghiotta, la mira è sbagliata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifCYc1CgGcwaAGh4Q4EwXgapTLPuQcQ5YISR56RQpka4lYYg2s46x5R2yuEsSkskfj0DrkZ6UVEG1U3ZMNUVy_QoWgU_pVIOXta1yEcNf-1ce155RMmVEG6tb1QblJmNPLUozqGwpQklM/s1600/luciano+bruni.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifCYc1CgGcwaAGh4Q4EwXgapTLPuQcQ5YISR56RQpka4lYYg2s46x5R2yuEsSkskfj0DrkZ6UVEG1U3ZMNUVy_QoWgU_pVIOXta1yEcNf-1ce155RMmVEG6tb1QblJmNPLUozqGwpQklM/s320/luciano+bruni.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Luciano Bruni, 53 anni, di Livorno, allenatore dell'Ostuni, <br />quand'era sulla panchina della Primavera della Juventus,<br />con cui ha vinto il Torneo Viareggio 2009 </td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 130%; mso-ansi-language: IT;">La
Virtus fa molto volume. Ma spesso dà l’impressione di essere panna montata:
tanta, dolce, ma quanto alla consistenza… L’argentino Biason dirige l’orchestra,
ma Arcadio corre spesso a vuoto e Marino molte volte è lezioso e poco
concludente. I tre tenori difficilmente cantano in sintonia. Quarta per mezzora
è devastante a sinistra, ma i cross non sono particolarmente insidiosi.
Musacco, in ogni caso, fa buona guardia e Solidoro (la stagione scorsa visto a
Polignano) e Camassa sono due mastini. Per il siciliano e il brasiliano, poi,
la domenica non è delle più felici. Nell’ultima parte del match viene fuori il
volto consueto dell’ensemble di Vincenzo Pizzonia che avviluppa l’avversario ma
non lo soffoca. Anzi. Mattia Miccoli prova a spaventare la Virtus non
riuscendoci perché non supportato da un Ostuni che nel finale non riesce a
muoversi con la compattezza mostrata in precedenza. E perché Caputo non è Volpicelli.</span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 130%;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 130%; margin-left: 1.0cm;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk7P0B7Zf4KeEnwgoQ3JAvEJsT5a7TLiTSRpLPGOzvC1C3NkrjZ162kQ-N4i0XLp1QH8SM1cElcxTbBUtynrIc_o2Yt2qO5ZmX-8MxB9tfWPRN58PNx2s6T94Qa28YkT0lrekZV9DDRL0/s1600/ostuni+virtus.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk7P0B7Zf4KeEnwgoQ3JAvEJsT5a7TLiTSRpLPGOzvC1C3NkrjZ162kQ-N4i0XLp1QH8SM1cElcxTbBUtynrIc_o2Yt2qO5ZmX-8MxB9tfWPRN58PNx2s6T94Qa28YkT0lrekZV9DDRL0/s320/ostuni+virtus.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Virtus e Francavilla schierate prima del match (foto con <br />BlackBerry)</td></tr>
</tbody></table>
<b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; line-height: 130%;">LA
CRONACA</span></b><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; line-height: 130%;"> - La prima palla-gol è per
Carminati. Su assist di Valentini, l'attaccante brasiliano calcia di interno
destro da buona posizione, la sfera esce di un paio di metri. Poi è solo
Ostuni. Ed è solo Volpicelli. Che al 28' fa il giocoliere, poi calcia un metro
dentro l'area, forse troppo centrale, consentendo la prodezza di Costantino,
sulla cui ribattuta Urso sbaglia mira. Volpicelli diventa imprendibile. Il
centravanti partenopeo ingaggia un gran duello con Lopetuso, il diagonale esce
di un nulla alla sinistra dell'estremo virtussino. Turitto serve Volpicelli (è
il 41) libero sulla sinistra. Ancora centrale il tiro, ancora Costantino,
stavolta coi piedi, replica. Allo scadere del recupero Volpicelli semina il
panico sulla sinistra, arriva sul fondo, il cross basso è troppo impetuoso per
la deviazione di Ciaramitaro o Turitto. Lippiello fischia per la pausa, Quarta
protesta perché l'irpino non fa battere il corner e si becca il rosso. Dello
stesso colore è il cartellino che Lippiello mostra a Camassa al 7' della
ripresa per un fallo su Carminati che Lippiello vede da lontano, con ogni
probabilità sbagliando valutazione. Sulla punizione dal limite non ci sono
sviluppi. Per il resto della seconda frazione di gioco accade ben poco.
Ristabilito l’equilibrio negli schieramenti, la Virtus prende nuovamente le
redini della partita. Subito dopo l’espulsione di Camassa, i virtussini
rischiano di passare con De Benedictis che chiude una mischia girandosi sotto
misura ma non trovando la porta per un pochi centimetri. Prima di rientrare nello
spogliatoio per il riposo tra un tempo e l’altro, a qualcuno saltano i nervi:
spintoni, parole grosse, ma poi tutto finisce bene.<o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-26294083915223972822013-10-19T11:35:00.004-07:002013-10-19T11:35:36.892-07:00VIAGGI & MIRAGGI / ER CUPOLONELa capitale ha un fascino senza eguali. Ci puoi tornare cento, mille volte: c'è sempre un angolo che non hai visto e che, meravigliandoti, vedi per la prima volta. A fine settembre, grazie ai buoni uffici di Vito Grittani, sono tornato al <a href="http://www.ciam-va.com/index.html" target="_blank">CIAM</a> di Roma. E' un posto straordinario. Dalla terrazza che in realtà è il solaio del Centro internazionale di animazione per i missionari, si gode di un panorama che ti rompe il fiato. A me ha ricordato una canzone che è diventata uno standard del cantautorato: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=YZLnGNrsCYg" target="_blank">Roma capoccia</a> che Antonello Venditti scrisse oltre quarant'anni fa. La canzone è contenuta nel primo album che Venditti e Francesco De Gregori pubblicarono insieme, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Theorius_Campus" target="_blank">Theorius Campus</a>. Ecco il testo della canzone:<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLDwf2cAGl-soVhLo6rr_oqpCQqBEhoJdutibb6yPXQcxSCHVNMTEI3RZCDGlaFBxjqZ2-HxTDVhvdhci83LxKlhIVhSGqYwFbIdRX9EAX3134l89FJy9XqrnmXLsYKKLkYgwxY8St8Us/s1600/roma+cupolone+rosa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLDwf2cAGl-soVhLo6rr_oqpCQqBEhoJdutibb6yPXQcxSCHVNMTEI3RZCDGlaFBxjqZ2-HxTDVhvdhci83LxKlhIVhSGqYwFbIdRX9EAX3134l89FJy9XqrnmXLsYKKLkYgwxY8St8Us/s320/roma+cupolone+rosa.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Roma, San Pietro, l'ultimo sole di una giornata di fine<br />settembre. La foto è stata scattata con il mio telefono<br />Blackberry dal prato terrazzato che sormonta il Ciam</td></tr>
</tbody></table>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">Quanto sei bella Roma quann'è sera, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />quando la luna se specchia dentro ar fontanone <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />e le coppiette se ne vanno via, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />quanto sei bella Roma quando piove. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Quanto sei bella Roma quann'è er tramonto, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />quando l'arancia rosseggia ancora sui sette colli <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />e le finestre so' tanti occhi <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />che te sembrano dì : quanto sei bella! <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ah, quanto sei bella. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Vedo la maestà der Colosseo, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />vedo la santità der Cuppolone, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />e so' più vivo, e so' più bono, no, nun te lasso mai, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Roma capoccia der monno infame. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Na carrozzella va co' du' stranieri, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />un robivecchi te chiede un po' de stracci, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />li passeracci so' usignoli, io ce so' nato, Roma, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />io t'ho scoperta, stamattina. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Vedo la maestà der Colosseo, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />vedo la santità der Cuppolone, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />e so' più vivo, e so' più bono, no, nun te lasso mai, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Roma capoccia der monno infame.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;"><i><b>NOTERELLA A LATERE:</b> la Roma è in testa alla classifica del campionato di Serie A. La "maggica" ha vinto tutte le prime otto partite della massima serie. Con l'Inter e con il Napoli ha goduto della assegnazione di due calci di rigore che, a detta di chi capisce di pallone, sono stati frutto di errori arbitrali. Vabbene così, capita. Come capita che vinci le partite se, pur giocando bene (e Garcia fa giocare bene la Roma, altro che le manie di Zeman), trovi i gol per battere il Napoli con una punizione e un rigore che forse (forse?) non c'è. Mentre all'avversario non ne va bene una (palo clamoroso di Guarin a San Siro, salvataggio miracoloso di De Rossi, ieri). Se, invece dei giallorossi ci fossero stati i bianconeri della Juventus, apriti cielo. Neppure San Pietro li avrebbe salvati dalle critiche. E a Moggi, ancora una volta, sarebbero fischiate le orecchie. Così va il mondo. Così va il calcio in Italia. </i><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-26384728115396534982013-10-19T09:25:00.001-07:002013-10-19T09:27:06.222-07:00VIAGGI & ASSAGGI / LA TIELLA GAETANA<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 10.0pt; margin-left: 1.0cm; margin-right: 28.3pt; margin-top: 0cm;">
<b><i>QUESTO ARTICOLO E’ APPARSO SUL MAGAZINE ONLINE
“<a href="http://www.lsdmagazine.com/street-food-la-tiella-di-gaeta-richiama-giornalisti-curiosi-e-tanti-turisti-grazie-a-carlo-avallone/14780/" target="_blank">LSD</a>”, DIRETTO DA MICHELE TRAVERSA. UN GIORNALE CHE VI INVITO A SFOGLIARE, CERTO CHE VI POTRETE TROVARE ORIGINALI SPUNTI E CURIOSITA'<o:p></o:p></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
Gaeta (Latina) - Carlo Avallone è un rosticciere un po’
istrionico. La sua “Pizzeria del porto” a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gaeta" target="_blank">Gaeta</a> è un punto d’incontro per chi
vuole gustare il “piatto nazionale” della cittadina del Basso Lazio, la “tiella
gaetana”. Carlo s’è inventato anche un corso – invero piuttosto frequentato - per
neofiti che vogliono affrontare l’ardua montagna della preparazione della <a href="http://blog.giallozafferano.it/bloggiallozafferanoit/tiella-gaeta-ripiena-polpi/" target="_blank">tiella</a>. (L'amico Sandro Romano, che ha voluto fortemente passare da Gaeta sulla strada del ritorno da Chianciano, mi ha consigliato di consigliare il sito Giallo Zafferano per quanto riguarda le ricette: cliccando sul link ci potete navigare).</div>
<div class="MsoNormal">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVQY5SlRhTBxAUe_VHUS4ra4wHHasHoE6Ki_ig9VwpL3tDqD1uAkJ9Ty-eHjZrrtFIlB6nofDuZ6vL7xiD3GM0pbwAJlev3z8YtOeibIS1HVttSHB2IzT9bFmu15nd-l_pbvhbmgHWGkE/s1600/tiella+due+carlo+avallone.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVQY5SlRhTBxAUe_VHUS4ra4wHHasHoE6Ki_ig9VwpL3tDqD1uAkJ9Ty-eHjZrrtFIlB6nofDuZ6vL7xiD3GM0pbwAJlev3z8YtOeibIS1HVttSHB2IzT9bFmu15nd-l_pbvhbmgHWGkE/s320/tiella+due+carlo+avallone.jpg" width="277" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Carlo Avallone, titolare della Pizzeria del Porto<br />
uno dei punti di riferimento per gustare <br />
la tiella gaetana</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Secondo Salvatore Di Ciaccio, medico veterinario, ex
assessore e cultore di storia patria, la tiella, che ha più o meno tre secoli -
è stata portata in Puglia dai carpentieri e tufaroli pugliesi che, chiamati da
Carlo V nella prima metà del diciottesimo secolo, trasferirono nei loro paesi e
città quella mirabile esperienza gastronomica. Nacque così il calzone barese.
Che, per i più poveri, era farcito con cipolla o con sarde. Quando la tiella, a
Gaeta, aggredì le narici e le papille gustative di borghesi e nobili, fu
farcita con polpo e frutti di mare. Nacque la “tiella, gaetana” classica.</div>
<div class="MsoNormal">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix5zGJrizC7oUyJ0BImd-vrp9Qwhc83K81PD-XMEheEnMchnp0ywiTkAyG_itMdNs8SS_76XY5Z3ENBibAteJ_6CTfe-0ywfFefreVU-b3jbh0LIYODTv6OF3YP6qnvb4JHvy9VJoz1-4/s1600/tiella+uno.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix5zGJrizC7oUyJ0BImd-vrp9Qwhc83K81PD-XMEheEnMchnp0ywiTkAyG_itMdNs8SS_76XY5Z3ENBibAteJ_6CTfe-0ywfFefreVU-b3jbh0LIYODTv6OF3YP6qnvb4JHvy9VJoz1-4/s320/tiella+uno.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gaeta, il minuscolo laboratorio della<br />
Pizzeria del Porto: vi lavorano due persone</td></tr>
</tbody></table>
“Questa attività – ricorda Avallone – è sorta una ventina
d’anni fa come pizzeria e rosticceria. Solo dopo alcuni anni ho pensato di
offrire ai miei clienti la pietanza tipica di Gaeta, la tiella”. Che Avallone
prepara in una decina di varianti: quella di polpo (oltre ai tentacoli
tagliuzzati, ci sono olive di Gaeta, prezzemolo, aglio e peperoncino), di
alici, di cozze e zucchine (con mozzarella), di scarole e baccalà (con olive),
di calamari (c’è anche la bietola), di scarola, di spinaci, di zucchine, di
cipolla (molto simile al calzone barese, che tuttavia prevede nella sua variante
più verace, l’utilizzo degli sponzali), di carciofi e di melanzane. “Credo di
essere diventatol un buon produttore di tiella: partecipo ad ogni tipo di
manifestazione, sono chiamato da bar e hotel per aperitivi e poi sono veramente
fiero delle mie lezioni di tiella, che tengo anche a ragazzi e perfino a
bambini”. I prodotti che i migliori “tiellari” gaetani utilizzano sono
ovviamente del territorio. Zi’ Peppino per il il pesce e Zi’ Tommaso per le
verdure cotte sono più che fornitori, punti di riferimento per la materia
prima.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
La sagra della tiella gaetana si tiene a maggio. Ma una
della trovate più recenti, di cui va fiero Di Ciaccio (“Se i gaetano mi sentono
dire questa verità assoluta mi prendono a pernacchie, per cui lo dico solo a
lei: la prego non lo dica in giro”), è la festa gastronomica “Le vie di Gaeta”,
trionfo dello street-food.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-20657100114041708422013-10-19T09:06:00.003-07:002013-10-19T09:08:58.946-07:00VIAGGI & MIRAGGI / ROBERTA GIARRUSSO<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 10.0pt; margin-left: 1.0cm; margin-right: 28.3pt; margin-top: 0cm;">
<b><i>QUESTA INTERVISTA E’ PUBBLICATA SUL SITO </i></b><a href="http://www.lsdmagazine.com/roberta-giarrusso-tra-teatro-e-cinema-si-racconta-ad-lsdmagazine/14776/" target="_blank">LSD MAGAZINE</a><b><i> CON IL QUALE, GRAZIE ALL’AMICIZIA DI MICHELE TRAVERSA, HO AVVIATO UNA
“COLLABORAZIONE INFORMALE”. INSIEME A TRAVERSA HO VISSUTO UNA BELLA ESPERIENZA
TRA ORSARA DI PUGLIA, GAETA E CHIANCIANO. QUI, INSIEME A ANNA MORONI, HO
INCONTRATO ROBERTA GIARRUSSO, ATTRICE DI CINEMA, TELEVISIONE E TEATRO.<o:p></o:p></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 10.0pt; margin-left: 1.0cm; margin-right: 28.3pt; margin-top: 0cm;">
<i>Roberta
Giarrusso, palermitana, 32 anni, a 15 comincia a fare la modella. A 19
partecipa a Miss Italia, si aggiudica il titolo di Miss Televolto. Debutta a
Canale 5 nella serie Carabinieri. Lavora a Un caso di coscienza 3 e appare in
una puntata di Don Matteo 6. Con Carlo Conti e Sofia Bruscoli conduce I
migliori anni. Nel 2009 è la co-protagonista de Il commissario Manara con il
ruolo di Lara Rubino. Due anni fa è la vedova di un boss in Squadra Antimafia
Palermo oggi 3 e 4. A teatro ha lavorato con Claudio Insegno e ne “Il marito di
mio figlio di Daniele Falleri. <o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
CHIANCIANO TERME – Buonasera, signora Giarrusso. Che ci fa
un’attrice a un simposio di eno-gastronomia, dove si discute di giacimenti
gastronomici, di ristorazione, di imprenditoria, di prospettive e via elencando
di cose da mangiare e da bere? </div>
<div class="MsoNormal">
“Sono qui a Chianciano perché ho accompagnato la mamma che
da ventiquattro anni gestisce un pastificio a Palermo, Mastro Pastaio”. Le faccio
compagnia. E mangio”.</div>
<div class="MsoNormal">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKY8eMgNw2RnU-8NUr-TRpHVfUVYknC6Fh669BpoCECA1kzm5GGyRy1Hq0c4SQhN5uaOvyb0OAwPrHukHAwTcyCDy8LRzhMUp-6ymfyuq0G2A0_vSExfiqLKVdq62amJJkFoMskHI4Oxg/s1600/giarrusso+e+la+mamma.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKY8eMgNw2RnU-8NUr-TRpHVfUVYknC6Fh669BpoCECA1kzm5GGyRy1Hq0c4SQhN5uaOvyb0OAwPrHukHAwTcyCDy8LRzhMUp-6ymfyuq0G2A0_vSExfiqLKVdq62amJJkFoMskHI4Oxg/s320/giarrusso+e+la+mamma.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Roberta Giarrusso (a destra) con la mamma, imprenditrice<br />
palermitana nel settore della pasta</td></tr>
</tbody></table>
<b>Giarrusso, lei ha
recitato con Guido Caprino, il commissario Manara di una fortunata serie
televisiva. È stata anche “carabiniera” a Canale 5. Dopo le forze dell’ordine,
camminerà tre metri sopra il cielo.<o:p></o:p></b></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
“Me lo auguro. Lavorare con Federico Moccia è stato
straordinario. Ho fatto il suo ultimo film. Uscirà il 26 ottobre, che si
intitola “Universitari – Molto più che amci”. Con me (nel ruolo di Lidia, ndr) ci
sono Primo Reggiani, Maurizio Mattioli, Barbara De Rossi, Fabio Troiano. E poi
c’è la Sandrelli… E’ tutto dire”.</div>
<div class="MsoNormal">
<b>Parliamo di cibo. Mangiar
bene cozza con lo stile di vita imposto da una professione per cui bisogna
essere sempre in perfetta forma.<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal">
“Questa cosa non è vera, è un mito da sfatare. Una buona
alimentazione prevede un’ottima forma fisica. È chiaro che non bisogna mai esagerare.
La nostra alimentazione è conosciuta in tutto il mondo, ed è base della dieta
mediterranea, la più sana in assoluta: vino, pasta, olio. Tutto molto buono”.</div>
<div class="MsoNormal">
<b>Il piatto preferito?<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal">
“Sembrerò di parte ma è la pasta. Prima di fare l’attrice lavoravo
proprio nel pastificio”.</div>
<div class="MsoNormal">
<b>Pasta alla norma?<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal">
Assolutamente sì. La busiata con le melanzane fritte, la
ricotta, il pomodoro. Insomma, mi piacciono i piatti tradizionali siciliani.</div>
<div class="MsoNormal">
<b>L’avventura in
teatro.<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-jtdfKvCJVYsGikUWIPZY30wmyIPVeRBLBEZOgxwqRbu7V5UbljGOv65n6c6hmege5Ezxe4DIZ83tMHxHpV_PTbcZhDp3SmW3la-Rk_1CVAObJ1Tq-ns9Me474-c8YByTK98FQpMUqQA/s1600/chianciano+giarrusso+e+traversa.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-jtdfKvCJVYsGikUWIPZY30wmyIPVeRBLBEZOgxwqRbu7V5UbljGOv65n6c6hmege5Ezxe4DIZ83tMHxHpV_PTbcZhDp3SmW3la-Rk_1CVAObJ1Tq-ns9Me474-c8YByTK98FQpMUqQA/s320/chianciano+giarrusso+e+traversa.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Giarrusso con Traversa, direttore di Lsd Magazine,<br />
nel corso della cena al PalaMontepaschi<br />
di Chianciano Terme</td></tr>
</tbody></table>
“Esperienza meravigliosa, emozionante. Il 5 novembre debutto
al Brancaccio con uno spettacolo che s’intitola “Lui e lei”. Dove lui è
Gabriele Cirilli e lei sono io. E poi c’è l’altra Federica Nargi”.</div>
<div class="MsoNormal">
<b>Una piece comica.<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal">
“Una commedia brillante che parla di una coppia sposata da
tempo, che ha dei figli e che sta attraversando un momento di crisi. Crisi che
coincide con l’arrivo dell’altra che porta trambusto nel rapporto. La cosa più
divertente della commedia è che lo spettacolo è una sorta di manuale di
istruzione per le coppie”.</div>
<div class="MsoNormal">
<b>Più che altro un
“manuale di distruzione”.<o:p></o:p></b></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
“Nooo. Diamo una lettura in positivo: si parla della
routine, della stanchezza, tipiche del rapporto di coppia in cui si ha poco
tempo per i sentimenti. E ci sono delle indicazioni precise. Al di là di tutto,
devo dire che Cirilli è un comico straordinario”.<br />
<br />
<span style="text-transform: uppercase;"><o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-2492031710158868242013-10-16T14:43:00.005-07:002013-10-16T14:43:53.984-07:00VIAGGI & MIRAGGI / GAETA. LE SORELLE ZITELLE E LA PIPì ARCHEOLOGICAMENTE CORRETTA<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfs00EYHd54meCgxb1Zvv-cgfHZ0g0UK9fatmjs1R4aqzmafeH4tDBD3Z5xJ2OSgBCYf5d1vc4f67Tphjcat-XtEgX2oGm_X91-pgVnw3rJUvQ5i1HwgGbKwP1HC23BwduRzLjbQQ26QA/s1600/gaeta+il+campanile.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfs00EYHd54meCgxb1Zvv-cgfHZ0g0UK9fatmjs1R4aqzmafeH4tDBD3Z5xJ2OSgBCYf5d1vc4f67Tphjcat-XtEgX2oGm_X91-pgVnw3rJUvQ5i1HwgGbKwP1HC23BwduRzLjbQQ26QA/s200/gaeta+il+campanile.jpg" width="156" /></a>In una rapida sosta a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gaeta" target="_blank">Gaeta</a>, oltre a degustare la famosa tiella col polpo (e le sue decine di varianti), e a visitare la "montagna spaccata", si possono riscontrare alcune bellezze e alcune curiosità. Intanto, lo splendido campanile di Sant'Erasmo, protettore della cittadina del Basso Lazio, e San Marciano. Pe ri gaetani, è uno dei più belli del mondo.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyyQDm4u-tsUqg4zvwAcEWfTBi1VecvLvH6Co0ZI15YuARXutF7TQ9NkUHd79ZC7IRJxWMPPfNIzVCWpg2BsW52JkdiDDi3_93pKnKDP9ySjLoNJlsN3ZHdbREc3hoNHWz2fdRi6pC4-A/s1600/gaeta+sorelle+cannolicchio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="261" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyyQDm4u-tsUqg4zvwAcEWfTBi1VecvLvH6Co0ZI15YuARXutF7TQ9NkUHd79ZC7IRJxWMPPfNIzVCWpg2BsW52JkdiDDi3_93pKnKDP9ySjLoNJlsN3ZHdbREc3hoNHWz2fdRi6pC4-A/s320/gaeta+sorelle+cannolicchio.jpg" width="320" /></a>Quindi, l'insegna di un ristorante, dedicato a due zitelle orgogliose di esserlo.<br />
<br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2X5PPonyN2z_QI2kSS5ezCTc7iQgT5pTuDa_1XwXnsXe6mc_MGtRnBV9aFMSJZv7w9Ez8ZSDJ_TAYiaUxws74HO93ia8qLNir-yIaNyFlLFitUvkMzH6Z1WbHPzI8WbuQpqBOX0mIfhw/s1600/gaeta+il+bagno+del+bar.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2X5PPonyN2z_QI2kSS5ezCTc7iQgT5pTuDa_1XwXnsXe6mc_MGtRnBV9aFMSJZv7w9Ez8ZSDJ_TAYiaUxws74HO93ia8qLNir-yIaNyFlLFitUvkMzH6Z1WbHPzI8WbuQpqBOX0mIfhw/s320/gaeta+il+bagno+del+bar.jpg" width="240" /></a>Se poi vi capita di utilizzare la toilette di un bar del centro, potete avere la sorpresa di fare pipì in un vero e proprio sito archeologico. Una antichissima colonna sormontata da un capitello con ghirigori vegetali. Sta lì, in un angolo dei servizi, a guardia della tua minzione. Il fatto che quel gabinetto sia archeologicamente corretto è sottolineato da una targa che ricorda come e perché la colonna si trova in quel posto. Dopo l'inevitabile imbarazzo, se proprio vi scappa...<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsF3p6GGULTXHsxF_ros7rdYWUu1X47jZ80w1yNst1Jd6jlONYwa3mgQwBmSiV1pKL2aFQhFPdKkp3-2whLXZnDz-SqT1Optt1WlkrDnTx8QNfPN7Bhf-L98Uoy6LT0owIKT34mJC_Ohs/s1600/gaeta+san+francesco.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsF3p6GGULTXHsxF_ros7rdYWUu1X47jZ80w1yNst1Jd6jlONYwa3mgQwBmSiV1pKL2aFQhFPdKkp3-2whLXZnDz-SqT1Optt1WlkrDnTx8QNfPN7Bhf-L98Uoy6LT0owIKT34mJC_Ohs/s320/gaeta+san+francesco.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
<br />
<br />
Infine, oltre al "doppio" castello (quello angioino e quello aragonese, che sembrano al contempo sostenersi e guardarsi in cagnesco), vi è la splendida chiesa di San Francesco. Che, quasi a picco sul mare, sembra essere stata edificata al di sopra di una parte del borgo, quasi soppalco celestiale.<br />
<br />
<br />
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-7340526051442856572013-10-15T08:13:00.003-07:002013-10-15T08:13:39.238-07:00VIAGGI & ASSAGGI / CHIANCIANO TERME.2<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRXOsQQA2rfrQ6rp8xASdLArRrvmeNEfeSD2nFGtC_7iUBsqw9VfT4NBmD4AghgmnS1SbG36oopXZAJ-hl_JB-RAmyvVy6ForwucWpGrl3mpEQih2pKfGSLtX50PS5ChVeckX0qqDnnr0/s1600/cappelluti+blog.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRXOsQQA2rfrQ6rp8xASdLArRrvmeNEfeSD2nFGtC_7iUBsqw9VfT4NBmD4AghgmnS1SbG36oopXZAJ-hl_JB-RAmyvVy6ForwucWpGrl3mpEQih2pKfGSLtX50PS5ChVeckX0qqDnnr0/s320/cappelluti+blog.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chianciano Terme (Siena), Luca Cappelluti del ristorante Il Convivio<br />di Ruvo di Puglia, si specchia nel suo "antipasto"</td></tr>
</tbody></table>
Ancora una volta Luca Cappelluti, chef-patron de Il Convivio di Ruvo di Puglia, rientra nella top-ten dei ristoranti selezionati dall'Accademia italiana di gastronomia storica per il simposio annuale che si sta tenendo nel PalaMontepaschi di Chianciano Terme. Ad una giuria di comunicatori (tra cui il capursese Sandro Romano, gastronomo e prefetto per il Sud della Aigs) esperti in eno-gastronomia, ha presentato un antipasto calo particolarmente elaborato. un raviolo la cui sfoglia è stata calata in acqua di cottura dei frutti di mare, ripieno con farcia di triglie, crostacei e funghi cardoncelli; il tutto abbinato a due salse, una di pomodoro semiseccato al sole e l'altra di peperoni e funghi, di cardoncelli e fagiolini; come "recipiente" delle salse sono state usate cialde fatte con pecorino murgiano stagionato. La giuria, secondo indiscrezioni trapelate, subito dopo il voto, è stata molto colpita anche dalla presentazione del piatto.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-45930890039342648222013-10-15T04:17:00.001-07:002013-10-15T04:17:28.899-07:00VIAGGI & ASSAGGI / CHIANCIANO TERME.1<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVICoYjG6wgSsqll4kZaat_q33sYYn7K18OS9hrMbyL4hyphenhyphen1cMtDlkhvXvh2ePOgrIXDeZLSFSCpxIpxqNoaNYD3uCsqabfyL2yeWX1Xi-Ng2aXoSKaW5_S0lEtYfWpPw_hIQRPd64GIrs/s1600/cappelluti+e+d'ambrosio+a+chianciano.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVICoYjG6wgSsqll4kZaat_q33sYYn7K18OS9hrMbyL4hyphenhyphen1cMtDlkhvXvh2ePOgrIXDeZLSFSCpxIpxqNoaNYD3uCsqabfyL2yeWX1Xi-Ng2aXoSKaW5_S0lEtYfWpPw_hIQRPd64GIrs/s320/cappelluti+e+d'ambrosio+a+chianciano.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chianciano Terme (Siena): Vincenzo D'Ambrosio e Luca<br />Cappelluti con un pezzo del pane dop di Altamura</td></tr>
</tbody></table>
Due i pugliesi che stanno partecipando all'annuale appuntamento con l'enogastronomia che l'Accademia italiana della gastronomia tiene a Chianciano Terme. Si tratta di Luca Cappelluti e Vincenzo D'Ambrosio. Che hanno rappresentato la Puglia tra i venti locali che hanno partecipato alla kermesse autunnale senese. Dove erano presenti alcune delle eccellenze della ristorazione italiana, dalla Sicilia alla Lombardia, passando per la Calabria, la Campania, la Puglia, la Liguria. "Spiegare alla gente in sala quel che viene offerto da mangiare: educarla alla alimentazione, ai prodotti utilizzati, al lavoro che serve per preparare le pietanze". Questo ha detto Cappellui, chef-patron del ristorante Il Convivio di Ruvo di Puglia. D'Ambrosio è invece una delle punte di diamante della panificazione altamurana: i suoi locali nella capitale delle Murge sono diventati un punto di riferimento.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-26027594561911533472013-10-14T15:17:00.002-07:002013-10-21T10:47:18.449-07:00VIAGGI & ASSAGGI / ORSARA DI PUGLIA<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRLh065ltxf3-09lG6JSk7BvnHVHCgFCOsPfFY4oUTwsKUzueTAhvW6UQDBL9WBymg6Nfv4uaMrCkMEIx8J3PKIi_jk2OmKM0zDb813OvOCBxVp_24a7FCyX-992V71hHWF7_sP1zDeKs/s1600/orsara+zullo+santagata+felice+lobasso+blog.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRLh065ltxf3-09lG6JSk7BvnHVHCgFCOsPfFY4oUTwsKUzueTAhvW6UQDBL9WBymg6Nfv4uaMrCkMEIx8J3PKIi_jk2OmKM0zDb813OvOCBxVp_24a7FCyX-992V71hHWF7_sP1zDeKs/s320/orsara+zullo+santagata+felice+lobasso+blog.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Da sinistra, Peppe Zullo, Tony Santagata e Felice Lo Basso</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<b><i>UNA VERSIONE APPENA DIVERSA DI QUESTO ARTICOLO, GRAZIE AI BUONI UFFICI DI SANDRO ROMANO, E' STATA PUBBLICATA SUL SITO DI </i></b><a href="http://www.italiaatavola.net/articolo.aspx?id=31954" target="_blank">ITALIA A TAVOLA</a><b><i>, UNA IMPORTANTE AGORA' DELLA ENOGASTRONOMIA. CON </i></b><b><i>IL LINK POTETE RECARVI "IN PIAZZA" E ANNUSARE SAPERI E SAPORI PROVENIENTI DA OGNIDDOVE.</i></b><br />
<br />
Villa Jamele è un tempio. Il santuario del buon mangiare (e
del buon bere, a giudicare da quel che si dice della collezione di vini del
proprietario). L’ombelico del mondo della enogastronomia in Puglia. Peppe Zullo
da diciott’anni organizza una convention che aduna il bel mondo che gira
attorno alla ristorazione: patron, chef, produttori di materie prime e
comunicatori. Ci sono andato insieme a Sandro Romano, gastronomo-giornalista-bancario, a Michele Traversa, blogger di LSD magazine, e Michelangelo Romano dell'associazione La Compagnia della lunga tavola. Ospitalità da perfetto anfitrione quella riservata da Zullo. Che
ha chiamato alcuni degli chef pugliesi che lavorano nelle cucine di mezza Italia.
Tra cui Fabio Pisani. L’execuitive-chef de “Il luogo di Aimo e Nadia” è stato
uno degli ospiti d’onore della due giorni di Orsara, località non distante da
Foggia, sui primi contrafforti dei monti Dauni. Testimonial d’eccezione, Toni
Santagata. Il 78enne chançonnier,
foggiano di Sant’Agata di Puglia, da anni di casa a Roma si è divertito e ha
divertito con le sue canzoni e con i suoi ricordi.</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7FoWpSc2bwK974MUm9QK1oA1s8cl3iOVczhqyb0aH8VbZRsFbBqPr8pwYO-aATfmSVi5BYE74-otoiqZ9Gc67EH1DYgWs9hBEtGo_IsQnuOTl_xfGFDh4EKrtydX8pf3OGwkQ0_7_FKk/s1600/orsara+scuola+internazionale+cucina+blog.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7FoWpSc2bwK974MUm9QK1oA1s8cl3iOVczhqyb0aH8VbZRsFbBqPr8pwYO-aATfmSVi5BYE74-otoiqZ9Gc67EH1DYgWs9hBEtGo_IsQnuOTl_xfGFDh4EKrtydX8pf3OGwkQ0_7_FKk/s320/orsara+scuola+internazionale+cucina+blog.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Villa Jamele: un ulivo secolare e, sullo sfondo, la palazzina<br />
della scuola internazionale di cucina di Zullo</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
Villa Jamele si trova in una conca chiusa tra quattro
colline. Un angolo di paradiso (ogni riferimento al poco distante ristorante di
Zullo, Paradiso, perlappunto, è voluto) splendente in un rigurgito di tarda
primavera a metà ottobre che solo il Mezzogiorno d’Italia sa donare.</div>
<div class="MsoNormal">
Qui si è parlato di cibo, di qualità, di tecnica, ma anche
di strategie imprenditoriali, di come fare impresa dando da bere (e non dandola a bere) oltreché da mangiare alla
gente. Il tema del convegno – tenutosi in uno spazio che per tetto ha le fronde
dei castagni e per sottofondo il rombo dei trattori – è stato “Cibo e
felicità”. “La felicità sembra sparita dalle tavole dei ristoranti – ha detto
Danilo Giaffreda, giornalista chiamato a condurre la discussione -. A tavola bisogna
andarci per provare emozioni, vivere un’esperienza straordinaria ed uscirne
arricchiti, di chili ma, soprattutto, di felicità”. “Il futuro è lo scambio, il
confronto, l’internazionalizzazione” , ha detto Giacomo Mojoli. Per il docente
universitario e giornalista la cultura del luogo dev’essere letta e
metabolizzata attarverso le sensazioni e le suggestioni trasmesse dal piatto.
Pisani ha affermato che da tempo, a Milano, propone una cucina italiana con
radici pugliesi. Ed ha fatto cenno ai ceci selvatici di Spinazzola con i quali
prepara una farina tostata per la tagliata di fassona, tipica carne toscana.
Utilizza le cicerchie per la zuppa. Il lampascione, il mostacciolo, il
marasciuolo, la cicorietta che fa letteralmente uscire pazzi i giapponesi.</div>
<div class="MsoNormal">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjAka4apBD79gDgVMvU31fNKGw4sWf9MHBPEKA4UEo1spCIM6QlF4QMvTywk3iOrrP3QmV7ph0GNakN7ptokCeCFUYftAYLY25608JuvL5pQdZ7zO3MG3ZKCMWJnpLUCBd5pJnugx7S-8/s1600/orsara+zito+santagata+pisani+blog.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="165" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjAka4apBD79gDgVMvU31fNKGw4sWf9MHBPEKA4UEo1spCIM6QlF4QMvTywk3iOrrP3QmV7ph0GNakN7ptokCeCFUYftAYLY25608JuvL5pQdZ7zO3MG3ZKCMWJnpLUCBd5pJnugx7S-8/s320/orsara+zito+santagata+pisani+blog.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Da sinistra, Pietro Zito, Santagata e Fabio Pisani</td></tr>
</tbody></table>
Pietro Zito (Antichi Sapori a Montegrosso di Andria, altro
centro gravitazionale della buona tavola) invita ad essere meno cuochi e più comunicatori e a proporre “più
che una cucina pugliese, una cucina fatta con ingredienti provenienti dalla
Puglia”. Peppe Zullo ha confermato di essere un caterpillar che viaggia a
propellente ricavato da ottimismo e felicità: “Dobbiamo sforzarci sempre più di
creare economia. Dobbiamo comunicare alla gente che sta pagando un ottimo
servizio”. Un servizio che gli consente di immaginare che l’indomani sarà una
bella giornata di sole.</div>
<div class="MsoNormal">
Carlo Spinelli, giornalista “gastromusicale” (“provo a
coniugare musica indy e lampascioni”), scrive anche su Rolling Stone. Il suo
intervento e le sue provocazioni hanno chiuso il dibattito, prima del passaggio
del microfono allo scoppiettante Santagata.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipGnFb-ObJjU6raUqSxUSuQC0p7oQf4Douf1YX6OhtIIFnsxpJhFABEO9YjwiZUrylC2Ek2VkX8tmv-Fpt5XZppStC4OJHaqHjUwkCump4-ClqDDlnshQXQRng6MjpB7EsJaJSFVVC0Rg/s1600/orsara+ruote+gege+mangano+blog.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipGnFb-ObJjU6raUqSxUSuQC0p7oQf4Douf1YX6OhtIIFnsxpJhFABEO9YjwiZUrylC2Ek2VkX8tmv-Fpt5XZppStC4OJHaqHjUwkCump4-ClqDDlnshQXQRng6MjpB7EsJaJSFVVC0Rg/s320/orsara+ruote+gege+mangano+blog.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
Tra i cuochi esibitisi nelle cucine di Villa Jamele, come si
diceva, alcuni dei masterchef di Puglia. Lucio M ele di Manfredonia,
executive-chef di “Sale grosso” a Bologna. Maria Cicorella de “Il pashà” a
Conversano. Angelo Sabatelli, dell’omonimo locale a Monopoli (strepitose le sue
orecchiette con ragù tirato trenta ore e fonduta di caciocavallo). Remo
Capitaneo, executive-chef al “Remo Bartolini” presso il Devro Hotel a Cavenago
Brianza. Felice Lo Basso, executive-chef dell’Alpenroyale Grand Hotel di Selva
di Val Gardena. Gegè Mangano, cuoco e ristoratore de “Li Jalantuùmene” (autore
delle ruote di Benedetto Cavalieri, pastaio di Maglie, alla crema di
marasciuolo, una sorta di cicoriella selvatica). Nazario Biscotti, cuoco e
ristoratore di “Le antiche sere” di Lesina. Felice Sgarra, cuoco e ristoratore
dell’“Umami” di Andria.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-40677409358534840462013-10-13T22:56:00.003-07:002013-10-13T22:56:25.703-07:00ROMA / SAN PIETRO VISTO DA VICINO<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin_pktAit1oEybXjCvmwc4Dv4brfZmPqqx8mqU0cjVqmvQ8YqpYU1ZMvMwKyCJN0zG696hR9ImlKuc8HzSKGLvcFC6xqY8eIk5B24KCN5lGabgCeK6mgadAOXoCzBRgosfmddVqAm2lZM/s1600/roma+kabongo+e+capursesi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin_pktAit1oEybXjCvmwc4Dv4brfZmPqqx8mqU0cjVqmvQ8YqpYU1ZMvMwKyCJN0zG696hR9ImlKuc8HzSKGLvcFC6xqY8eIk5B24KCN5lGabgCeK6mgadAOXoCzBRgosfmddVqAm2lZM/s320/roma+kabongo+e+capursesi.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Città del Vaticano, 25 settembre: mons. Emmery Kabongo<br />con alcuni capursesi. Tra loro, Vito Grittani. L'amicizia tra Grittani <br />e il prelato, che è stato anche a Capurso, risale a molti anni fa</td></tr>
</tbody></table>
L'attesa è stata lunga. Ma alla fine il premio è stato straordinario. Una visita guidata della basilica di San Pietro con una visita d'eccezione: mons. Kabongo <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Emery_Kabongo_Kanundowi" target="_blank">(mons Kabongo)</a>. Da tempo, l'alto prelato congolese è in ottimi rapporti con Vito Grittani. Egli si è prestato senza batter ciglio. Al suo passaggio (e al nostro) tutti salutavano "eccellenza, eccellenza". Si sono discretamente aperte porte impensabili sul retro della chiesa che è il centro della cristianità. Obiettivo primario è stata la tomba di Pietro. Ma tutto ciò che abbiamo visto, è stato di una suggestività unica. Poi, il passaggio nella chiesa vera e propria: affollata di gente (al mattino c'era stata una delle udienze di Papa Bergoglio più partecipate). Kabongo mi dice che il bilancio della basilica di cui è arciprete (uno dei massimi dirigenti, in pratica) è di circa dieci milioni di euro l'anno. Che, da quando c'è il pontefice argentino, le visite si sono raddoppiate: in un anno probabilmente si raggiungeranno i diciotto milioni di visitatori.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-57754262205174049532013-10-13T22:22:00.002-07:002013-10-13T22:22:08.852-07:00TANTO PE' CAMPA' <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI86RUsS2HVg4O7jMjSnIBsEKOEglwcGKBGUiHGW6HqYepJ_6em86o1WzYn3OQ-vkikYXviMx_IBqNNcCaLnqcJj08BsdfmRVtUrzdHMXk3zw4_VJT0jbjIFWxHyv7hhXXqM2vyKcBhOI/s1600/roma+mimi+senza+testa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI86RUsS2HVg4O7jMjSnIBsEKOEglwcGKBGUiHGW6HqYepJ_6em86o1WzYn3OQ-vkikYXviMx_IBqNNcCaLnqcJj08BsdfmRVtUrzdHMXk3zw4_VJT0jbjIFWxHyv7hhXXqM2vyKcBhOI/s320/roma+mimi+senza+testa.jpg" width="320" /></a></div>
Che bisogna fare per campare. Per le strade di Roma, come per quelle di tutte le città, s'incontrano i mimi. Quando li vedi all'opera sembrano entità non di natura umana. Poi, nelle soste del "lavoro", li vedi bere acqua, fumare, mettersi le dita nel naso e allora pensi: caspita, sono persone come normali: studenti, disoccupati, circensi falliti, impiegati licenziati, salumieri senza più salumeria. Si accontentano di poco, salutano o applaudono ai dieci centesimi offerti, anche se sotto sotto ti bestemmiano se non raggiungi l'euro. A Roma, in una mattina di fine settembre, erano in quattro, in uno slargo di via Cavour. Senza testa. Ad ogni monetina, applaudivano. Uno, a fronte di una banconota da cinque euro, si alza e stringe la mano al mecenate. Nel complesso l'effetto è suggestivo e raccapricciante. L'impatto cromatico è senza dubbio buono. Forse (forse), c'è anche una metafora, dietro la performarnce (con l'accento sulla prima "e", mi raccomando): siamo clown e abbiamo perduto la testa. O rischiamo seriamente che accada. Oppure, siamo gente ridicola e nascondiamo la testa non più nella sabbia ma incassandola nelle spalle. E sostituendola con una camicia colorata e una cravatta festosa.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-76823746264708081782013-10-13T14:49:00.002-07:002013-10-13T14:49:16.326-07:00IL MIO CALCIO / DARIO DRAGO
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<div class="MsoNormal">
<b><i>LA PAGINA DELLO SPORTBARESE DE LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, HA OSPITATO, GIOVEDì 10 OTTOBRE, LA STORIA DI DARIO DRAGO, UN ALTRO DEI NOSTRI CALCIATORI MIGRANTI</i></b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwHN_4PmFvUIc1CSsA7Wds0ZjLpBtjk1V6jy9v9sMoX_9wVBjSgWPLgdn6rnBMyXDZbLlcZS4cv4Ljrr9DF7nf_x1JtudiGPgi1C9XSYCVs6u6YH740_x7BBW0DU7SfVc_sktxt-E8opc/s1600/DRAGO1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwHN_4PmFvUIc1CSsA7Wds0ZjLpBtjk1V6jy9v9sMoX_9wVBjSgWPLgdn6rnBMyXDZbLlcZS4cv4Ljrr9DF7nf_x1JtudiGPgi1C9XSYCVs6u6YH740_x7BBW0DU7SfVc_sktxt-E8opc/s320/DRAGO1.jpg" width="224" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinempqgcb5zFjkw7zbmo_Q1s7_vZ0ahxMLmz_PjE68A41K-AVkFyLZTOgz6l9NF-l-PtsQcljE2FokYNyILpSnZMuplnIIPUjrYtmJ7zpJmtQ6gFiQsr0uoqJ4DXyUSBqIwbvR32Gzhdk/s1600/DRAGO2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinempqgcb5zFjkw7zbmo_Q1s7_vZ0ahxMLmz_PjE68A41K-AVkFyLZTOgz6l9NF-l-PtsQcljE2FokYNyILpSnZMuplnIIPUjrYtmJ7zpJmtQ6gFiQsr0uoqJ4DXyUSBqIwbvR32Gzhdk/s320/DRAGO2.jpg" width="224" /></a>Il treno per la Svizzera è partito ieri sera. Come ogni
giorno. Stavolta porta (anzi, riporta) nella patria del cioccolato e delle
banche un emigrante molto particolare. <A trent’anni sto bene fisicamente,
ritengo di essere ancora in grado di giocare a certi livelli. In Svizzera ho
ancora ottimi agganci. Lì possono darmi la possibilità di continuare a fare il
professionista>. Dario Drago ha la strada segnata. Che porta a Yverdon-les-Bains.
Il calciatore barese è convinto di poter nuovamente giocare nella Challenge
League, la Serie B della Confederazione. In Svizzera, d’altro canto, ha giocato
a lungo. <Dopo la stagione di Avezzano, in D, nel 2006 – racconta Drago -,
trovai il modo per accasarmi prima al Baulmes, quand’era in C, poi nello
Schaffausen. Sono stati mesi difficili. Poi, finalmente, è arrivato il
contratto con il Losanna>. Nella compagine romanda 90 presenze e 26 gol tra
il 2007 e il 2010. <Costruirono la squadra che li avrebbe riportati in Super
League e in Europa. Sono stati anni bellissimi. Poi sono passato al Baulmes e
quindi, per motivi personali, ho dovuto lasciare la Svizzera>. Nell’estate
2011 non resiste alle sirene di Salvatore De Lorenzis, patron del Racale. I
salentini d’Eccellenza provano a far tremare la Puglia senza riuscirci. Drago va
7 volte a segno. Dopo una fugace apparizione nel Verbano, <questa estate non
è stata la migliore – ricorda -. Ero convinto di poter giocare in Italia.
Purtroppo, soprattutto tra i dilettanti, non ci sono più certezze. Il calcio è
cambiato in peggio e io non mi ci ritrovo. Un’offerta seria è arrivata da
Agostino Divella, a Mola>. Proprio quel Divella che, tra il 2002 e il 2005,
aveva scommesso sull’attaccante più veloce di Puglia, che aveva sfondato con la
Rappresentativa di Placella e Cannone in Sicilia. <Bella avventura, con Gepi
Pugliese (esterno sinistro passato dal Noicattaro al Varese in B, quindi al Verona, sempre nella serie cadetta). A Divella e a Sergio Notariale, uno dei migliori allenatori che ho
avuto, devo molto>. </div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv9cW1z3_ABne59FRFTznsVVq7R4SGjmUjolbc_LOAFChFyd2twv6tuGeqEDIU7Y9Dnxn2pAt0gga8EpES44M5Gtr9uDbmAMQ8fueaNTaGVjnCtE7FB7hZUdoEHxqve__t-WRAlYKphcM/s1600/DRAGO4.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv9cW1z3_ABne59FRFTznsVVq7R4SGjmUjolbc_LOAFChFyd2twv6tuGeqEDIU7Y9Dnxn2pAt0gga8EpES44M5Gtr9uDbmAMQ8fueaNTaGVjnCtE7FB7hZUdoEHxqve__t-WRAlYKphcM/s320/DRAGO4.jpg" width="224" /></a>Eppoi c'è il capitolo Bari. Sarà pure presuntuoso, ma Dario è convinto che con Ciccio Caputo avrebbe formato una coppia da 20-30 gol. <Non lo nego: ho aspettato a lungo una telefonata che non è mai arrivata. Mi dispiace. Veramente>.</div>
<div class="MsoNormal">
Torniamo al Mola di oggi. Perché no? <Non vorrei passare
per presuntuoso. Ritengo di poter ancora giocare ad alti livelli. La velocità
c’è tutta, la voglia ancora di più>. Da buon migrante del calcio, Drago
torna a cercar fortuna nel pallone con la croce bianca. Che è fondamentalmente
diverso dal nostro. <C’è molta meno pressione. È molto seguito, soprattutto
dagli emigranti italiani, turchi e slavi, ma non sei assillato come in Italia
fino alle serie inferiori. E poi si dà spazio ai giovani. C’è una cultura sportiva
che consente ai più giovani di giocare anche nella massima serie. Vedi Basilea,
in Champions: tanti giovani, senza preoccupazioni e con buoni risultati>.</div>
<div class="MsoNormal">
In Eccellenza Molfetta o Andria? Oppure Mola? <Tifo Mola
anche perché ho tanti amici, tra cui Giulio Mastrolonardo. Ma la squadra più
forte è l’Andria. Con Ragno troverà prima l’amalgama. È squadra tutta nuova, ci
vuole un po’ più di tempo. Per il resto, Molfetta è forte. Con Renato Bartoli
(difensore centrale della Libertas, ndr) ho fatto l’intera trafila nel Bari. Mi
farebbe piacere vederla promossa in D>.</div>
<!--EndFragment-->Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-37310679383356720922013-10-13T14:32:00.001-07:002013-10-13T14:32:05.817-07:00IL MIO CALCIO / LIBERTAS MOLFETTA-FIDELIS ANDRIA 0-0
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<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b><i>DOMENICA 13 OTTOBRE 2013</i></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b><i>CAMPIONATO REGIONALE DI ECCELLENZA, SETTIMA GIORNATA DI ANDATA</i></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b><i>STADIO PAOLO POLI, MOLFETTA</i></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b><br /></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b>LIBERTAS MOLFETTA-FIDELIS
ANDRIA 0-0</b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b>MOLFETTA: Di Candia,
M.Bartoli, Muciaccia, Dentamaro, Montrone, R.Bartoli, Barone, Cantatore,
Ventura (18' st Vitale), Lanave (45' st Colella), Sallustio. A disp. Soares, Asselti, Amoruso, Russo, Amato. All. Loconsole.<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px;"><b>ANDRIA: Sansonna, Corcelli, Colucci, De Santis, Colangione, D'Addario, Cannone (31' st Lavopa), Riontino, Rana (25' st Manzari), Zotti (35' st Serri), Moscelli. A disp. Donatelli, Crescente, Grieco, Cicirielli. All. Ragno.</b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b>ARBITRO: Roca di Foggia.</b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12.0pt;"><b>NOTE: giornata calda, cielo
coperto, terreno allentato, ammoniti Moscelli, Riontino, Sallustio, Montrone, Dentamaro. Recuperi 2'+5'.</b></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO0CqMbBrdDU1lLfNjWzI4MiA4oV7PGHP887-ZRFoT-JutyKehfoZ5YZsGhpFwUDOYa0ZTka0-a4jFZTpL0j5AXCg1kpEk2e2HntYZ6-B6CQn7QYNOP50KE707lh6RMT7_z8rORnJ0kJM/s1600/molfetta+andria+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO0CqMbBrdDU1lLfNjWzI4MiA4oV7PGHP887-ZRFoT-JutyKehfoZ5YZsGhpFwUDOYa0ZTka0-a4jFZTpL0j5AXCg1kpEk2e2HntYZ6-B6CQn7QYNOP50KE707lh6RMT7_z8rORnJ0kJM/s320/molfetta+andria+1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Molfetta-Andria: il settore occupato dalla tifoseria della<br />Fidelis durante il minuto di raccoglimento per il disastro<br />di Ginosa di lunedì notte.</td></tr>
</tbody></table>
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<span style="font-size: 12.0pt;">MOLFETTA - "Il buono è tanto buono, ma se non c'è il prezzemolo che sapore ha". Così cantava Raffaella Carrà quarant'anni fa. E allora qui c'è da da credito al paroliere della Raffa nazionale o fare riferimento a chi sostiene che lo zero-a-zero è il risultato perfetto di una partita i calcio? Chiariamo subito: il riferimento alla canzonetta nazional-popolare, sigla di una delle mitiche trasmissioni anni Settanta, l'abbiamo fatto perché lo speaker del "Paolo Poli", lo stadio sul mare di Molfetta, ci ha deliziati con canzoni tipo Tanto pe' cantà di Nino Manfredi o Guarda come dondolo, il twist di Edoardo Vianello. Mai sentita in uno stadio una colonna sonora così vintage.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 12.0pt;">La musica tuttavia non ha stonato con un certo clima da nostalgia: l'Andria per la prima volta in Eccellenza, tornata in un campionato regionale dopo oltre trent'anni (mancava dai primissimi anni Ottanta, se la memoria non m'inganna, quando fu ripescata dalla Promozione in D nonostante la sconfitta agli spareggi prima col Noicattaro e poi col Nardò); il Molfetta che non riesce a risalire da poco meno di vent'anni: la doppia retrocessione dalla C2 alla D all'Eccellenza a metà degli anni Novanta furono colpi da cui il calcio molfettese non è riuscito a riprendersi.</span></div>
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<span style="font-size: 12.0pt;">Fa caldo a Molfetta. Il cielo è coperto, ma fa caldo. L'erba è scivolosa, il terreno è pesante, non aiuta i giocolieri. La fanteria pesante, quella sì: e alla fine De Santis, Riontino, Bartoli e Sallustio saranno tra i migliori, anche per la capacità di arare il rettangolo.</span></div>
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Ci sono più o meno duemila spettatori. C'è fair-play. Non ci sono petardi, finalmente. Ci sono molti carabinieri, ma la loro presenza è abbastanza discreta. C'è anche il sindaco di Molfetta, signora Natalicchio che prima dell'inizio (e prima del minuto di raccoglimento per il disastro di Ginosa), consegna insieme al suo vicesindaco e all'assessore Serena Laghezza, un riconoscimento a Nicola Ragno. L'allenatore è di Molfetta. Il balcone di casa si affaccia sul "Poli", eppure il bancario non ha mai allenato nella sua città. Che ora lo premia come uomo di sport.</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLjkDxgeHyGgsRUcB3DAjNCkpxtVLF9od2aRTSMoyPuKscUwyK0UdvT16Z712bEclfMwOuCy0psNenSZleuhBV7iByQDS0Tcqwm3PcwDdd2Pzxpy2pwTYk_-Ah6x-05pnzyvs8nPfTdW4/s1600/molfetta+andria+2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLjkDxgeHyGgsRUcB3DAjNCkpxtVLF9od2aRTSMoyPuKscUwyK0UdvT16Z712bEclfMwOuCy0psNenSZleuhBV7iByQDS0Tcqwm3PcwDdd2Pzxpy2pwTYk_-Ah6x-05pnzyvs8nPfTdW4/s320/molfetta+andria+2.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Molfetta-Andria: la splendida coreografia dei tifosi <br />della Libertas Molfetta</td></tr>
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Il tecnico biancazzurro deve fare a meno di Roberto Paris, afflitto da guai muscolari. Schiera Colangione, arrivato venerdì l'altro a ingrossare le fila degli ex cerignolani, e D'Addario centrali di difesa, con Corcelli e Colucci (altri ex ofantini) esterni. Al centro del campo le operazioni sono guidate da De Santis e Riontino; i laterali sono Cannone a destra e Zotti a sinistra; le punte Rana e Moscelli. Sulla carta è uno squadrone che non deve conoscere sconfitta. Nella realtà è una formazione sin troppo compassata, che fatica ad uscire con linearità e velocità dalla retroguardia, che soffre le ripartenze veloci. Governa il gioco, questo sì, ha delle giocate inattese e repentine, guizzanti e zuppe di inventiva, ma non trova facilmente la via del gol. Magari anche per la scarsa vena di Luigi Rana, punta di diamante dello schieramento Fidelis. Zotti e Moscelli combinano bene (al 3' l'ex Bisceglie calcia alto di esterno destro su assist di Pierino), Cannone presidia a dovere la fascia di competenza, ma la realtà è che Di Candia non deve mai intervenire. Moscelli protesta per un fallo di mano (apparso chiaro: sulla volontarietà l'ottimo Roca vota per il no): è il 14' Zotti batte una punizione bassa e all'indietro ad assecondare il movimento di Moscelli il cui tiro incoccia gli arti superiori di un difensore. Lo stesso Moscelli (33') si renderà pericoloso con un tiro-cross da sinistra ma non centrerà i pali. Questo l'Andria. Manovra a tratti anche efficace, ma scarsa capacità di aggirare la roccaforte avversaria, particolarmente munita. </div>
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Loconsole conferma i dieci-undicsimi della formazione base. La sorpresa è Barone, schierato esterno sinistro. La presenza del giovanotto sarà impalpabile. Davanti al portierone ci sono, da destra a sinistra, Marco e Renato Bartoli, Montrone e Muciaccia. Difesa più elastica della dirimpettaia, con maggiore capacità in capitan Bartoli di uscire palla al piede e di creare varianti all'impostazione lasciata a Dentamaro o Cantatore, più uomini di interdizione che di costruzione. Lanave si dà un gran daffare, pare che Loconsole gli riservi un futuro da trequartista. Per ora fa il laterale e calcia ottime punizioni: al 39' del primo tempo manda il pallone di poco alto dai 18 metri, al 24' della ripresa trova l'incrocio pieno (sulla ribattuta di testa Marco Bartoli si mangia il gol). Poco prima, al 22', il servizio di Lanave è perfetto, il tiro dell'ex Monopoli esce di poco alla sinistra di Sansonna. In avanti Ventura è in giornata-no, Sallustio sarà l migliore: soprattutto per la straordinaria tenuta atletica dell'attaccante molfettese doc. Il primo tempo, prima di chiudersi sulla punizione di Lanave, registra due cross pericolosi di Sallustio e dello stesso Lanave. L'ultimo sussulto si registra al 37': contropiede di Vitale che serve Sallustio, cross per Lanave che svirgola la sfera.</div>
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Intanto Ragno prova con Manzari per uno spento Rana. Poi è costretto a sostituire Zotti (problemi muscolari dalle parti dell'inguine), inserisce Serri e allarga Moscelli a sinistra. Niente da fare. Loconsole ha inserito Vitale e reso più vivace la fase di ripartenza. </div>
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Il match non si sblocca. Tra Andria e Molfetta vince la Sudest, nuova capolista dell'Eccellenza dopo sette giornate.</div>
<!--EndFragment-->Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-36256054229972718892013-10-13T13:55:00.002-07:002013-10-13T13:55:29.856-07:00DI SAGRA IN SAGRA / CASSANO E GLI ANTICHI SAPORI<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV1KAm532Y50Gnc5uEi7zgrUjlx2OqYTMOaYGwjJnjrbgz-K_vZ_UsrrzoO_CaQQbB6h7EPDhOlhZH1n4UWrclrdrIXncC6ESp0u1b_Fhr8xqFGROpWBL8if2uWIUGmZxBA8EQngPpIl4/s1600/cassano+cece+nero.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="318" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV1KAm532Y50Gnc5uEi7zgrUjlx2OqYTMOaYGwjJnjrbgz-K_vZ_UsrrzoO_CaQQbB6h7EPDhOlhZH1n4UWrclrdrIXncC6ESp0u1b_Fhr8xqFGROpWBL8if2uWIUGmZxBA8EQngPpIl4/s320/cassano+cece+nero.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">la cottura di farroi e ceci neri a cura dell'associazione<br />culturale Ferventazione</td></tr>
</tbody></table>
A Cassano Murge si tiene, a metà ottobre, la sagra dei profumi e sapori d'autunno. Ben organizzata, è giunta alla ottava edizione. Domenica non c'era tantissima gente: un po' perché, appunto, era domenica (e la gente preferisce il venerdì sera e soprattutto il sabato per partecipare a questo genere di eventi) e un po' per la serata uggiosa, nebbiosa, calda, persino appicicaticcia. Una tipica serata autunnale, invasa e pervasa da un'estate che non vuol finire.<br />
Uno degli epicentri era lo stand dove veniva distribuita una pietanza tipica di queste parti: farro e ceci neri <a href="http://www.fondazioneslowfood.it/pagine/ita/presidi_italia/dettaglio_presidi.lasso?-id=4607" target="_blank">(cece nero della Murgia classica)</a>. Insaporito con pancetta e funghi. Ottimo il sapore, sfizioso, gustoso.<br />
A Sannicandro, negli stessi giorni, si è svolta la sagra delle olive dolci. Due manifestazioni analoghe a distanza di quindici chilometri non è il massimo della distribuzione degli eventi, ma tant'è. Tra le cose più interessanti della sagra sannicandrese, la pietanza che prevedeva le classiche olive fritte affogate in una vellutata di zucca. Un po' dolce, a dire il vero, ma efficace nel complesso. Più fiera che sagra quella di Sannicandro. Caotica e piena degli ormai consueti venditori di cianfrusaglie e di taroccherie varie.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6713055444230258675.post-77456347954982414242013-10-13T01:47:00.001-07:002013-10-13T01:47:03.927-07:00IL LIBRO PARLANTE TRA RISORGIMENTO, PANE E REGINE POLACCHE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg75SIlk9ks-urdRs_aDM8uqYZ3OhbGzVl_og3X_x6-LiHP2BpZLaWi2ic8k4CBUmBTOGFNLdE8qfo3zJtB11r1u1FNzVeWnZ_aIQ4jNKkOks6-0AGZXs-OaGVyToHiQt1YpqCybwkvi8/s1600/libro+parlante.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg75SIlk9ks-urdRs_aDM8uqYZ3OhbGzVl_og3X_x6-LiHP2BpZLaWi2ic8k4CBUmBTOGFNLdE8qfo3zJtB11r1u1FNzVeWnZ_aIQ4jNKkOks6-0AGZXs-OaGVyToHiQt1YpqCybwkvi8/s320/libro+parlante.jpg" width="228" /></a></div>
Torna <b><i>Il libro parlante</i></b>, la rassegna letteraria che dal duemiladieci fa incontrare i cittadini con i protagonisti pugliesi e non solo della scena culturale. L'inizio della nuova stagione vedrà salire sul palcoscenico due volumi che riguardano Capurso: un libro sul Risorgimento, scritto da Lorenzo Battista e uno sulla regina polacca Bona Sforza, scritto a più mani con il coordinamento della prof. Agnusdei. Entrambe le iniziative sono state cofinanziate dall'amministrazione comunale.<br />
Si comincia venerdì 18 per poi proseguire il successivo 25. Tra gli altri, tornerà Raffaello Mastrolonardo. E soprattutto sarà ospite della Biblioteca comunale D'Addosio <b>Pino Aprile</b>. Il saggista e meridionalista sarà preceduto, qualche giorno prima, da <b>Valerio Massimo Manfredi</b>, uno dei massimi scrittori di storia romanzata, invitato nell'ambito de <b><i>Il presidio del libro</i></b>.<br />
Venerdì 18, alla serata darà il suo contributo <b>La Compagnia della lunga tavola</b>. L'associazione cultural-gastronomica "spezzerà" il pane annodato già presentato due anni fa in una delle manifestazioni più riuscite per ricordare i 150 anni dell'Unità d'Italia, la mostra "Fratelli di pane".Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13522505964099368122noreply@blogger.com0