STADIO CADUTI DI SUPERGA,
MOLA DI BARI, GIOVEDì 12 SETTEMBRE 2013
SECONDA GIORNATA DEL
CAMPIONATO DI ECCELLENZA
ATLETICO MOLA – QUARTIERI
UNITI BARI 2-0
MOLA: Petruzzelli, Pagnelli,
Frappampina, Fumai, Mastrolonardo (1' st Longo), Millan, Petaroscia, Schirone,
Giacco, Tenzone (22’ st Zonno), D'Ambruoso (1' st Trillo). A disp. De Palma,
Renna, Lorusso, Pansini. All. Caricola.
QUARTIERI UNITI: Tanzi,
Dammacco, Costantino, Ingrosso, Vernice, Anemolo, Martino (8' st Sfarzetta),
Montrone (1' st Campanelli), Calaprice (18' st De Bellis), Somma, Patruno. A disp. Ciliberti, Pallone, De Cosmo,
Staffa. All. De Bellis-Lafronza.
ARBITRO: Pascariello di
Lecce.
RETI: pt 15' Tenzone, 18'
Giacco rig.
NOTE: espulso Trillo nel
secondo tempo.
MOLA DI BARI – Piove a sud di Bari.
Un nubifragio di un’ora. Che costringe l’arbitro a sospendere dopo pochi minuti
la partita. Il sintetico tanto vituperato del “Caduti di Superga”, tuttavia,
regge bene
Mimmo Caricola, dopo la beffa
di Gallipoli (al termine del match al “Bianco”, perso nel finale per una
prodezza di Alberto Villa, è stato anche coinvolto in una vivace discussione
con il presidente giallorosso Marcello Barone e si è ritrovato inopinatamente
squalificato fino al 26 settembre), richiama alle armi D’Ambruoso, ma conferma
sostanzialmente lo schieramento, con Giacco e Petaroscia in campo, Longo e
Zonno di complemento. Interessante l’esperimento (ormai non più tale), di
Damian Omar Millan Gesto come centrale di difesa, dove fa coppia con Nico
Fumai. L’argentino è ordinato, ma deve recuperare la migliore condizione per
dare il massimo del contributo. E comunque, il recupero di Ezio Didonna, dovrebbe riproporre l'ex Noicattaro titolare nel pacchetto di retroguardia. In mezzo al campo, Giulio Mastrolonardo è il
sarto, capitan Danilo Schirone l’assistente che corre dove c’è bisogno,
provando talvolta a inserirsi nei varchi (centrerà un palo). Gli esterni bassi
sono l’ex Cellamare Pagnelli e l’ex Monopoli Frappampina (quello della polemica
D’Alesio-Divella, ricordate?), Tenzone fa il trequartista spostato a sinistra,
Petaroscia e D’Ambruoso fanno gli esterni alti, Giacco il terminale che con il
suo movimento (è sostanzialmente un brevilineo, l’ex Noicattaro) agevola gli
inserimenti. Un quattro-due-uno-due-uno, se proprio vogliamo metterla in
formula.
Dove possa arrivare il
giocattolo costruito da Alfredo Piarulli in quella che patron Agostino Divella
ha preannunciato come la sua ultima avventura calcistica? Difficile dirlo. La
concorrenza è ai più alti livelli, ma a ridosso dei playoff potrebbe
accomodarsi senza grosse difficoltà.
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