STADIO PAOLO POLI DI MOLFETTA
SEMIFINALE DI RITORNO DELLA COPPA ITALIA
DI ECCELLENZA
GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2013
LIBERTAS
MOLFETTA-ATLETICO VIESTE 4-5 (1-1) dopo i calci di rigore
MOLFETTA: Di Candida, M.Bartoli, Muciaccia, Dentamaro, Montrone,
R.Bartoli, Vitale (23' st Morleo), Cantatore, Ventura, Lanave (20' st Asselti),
Messina (15' st Fittipaldi). A disp. Soares, Amoruso, Ventola, Amato. All.
Loconsole (squalificato, in panchina De Nichilo).
VIESTE: Piccolo, Iaia, Stranieri, Mandorino, Campanella,
Camasta, R.Augelli, Silvestri (7' st Perlangeli), Gentile (21' st Morleo), Colella,
Simone. A disp. Muscato, Basso, Paglione, Filannino, Morra. All. Olivieri.
ARBITRO: Pascariello di Lecce.
RETI: st 29' Ventura, 38’ rig. Augelli.
NOTE: giornata autunnale, terreno di gioco allentato,
quattrocento spettatori circa. Ammoniti Augelli e Morleo. Al 45' pt espulso per
doppia ammonizione Camassa.
MOLFETTA – Undici metri. Di gioia per il Vieste, di disperazione
per la Libertas. Massimo equilibrio tra baresi e garganici anche in questo terzo
confronto in poche settimane, almeno in coppa. In campionato, invece, il Vieste
si è affermato proprio al “Poli”. In Coppa Italia, invece, è finita due volte
1-1. E c’è stato bisogno dei calci di rigore per stabilire chi affronterà il
Casarano (sconfitta per 2-1 a Francavilla dopo la vittoria per 1-0 all’andata)
nella finalissima del 12 dicembre. Più precisi i garganici, che pure erano
partiti malissimo nella lotteria del penalty. Proprio Rocco Augelli, autore del
gol del pareggio, realizzato trasformando una massima punizione assegnata per
fallo sul laterale, ha fallito la prima esecuzione. A quel punto, dopo i gol di
Montrone, Demtamaro e Ventura (e quelli di Colella, Perlangeli e Stranieri), il
più sembra fatto. E invece, mentre Asselti prima e Bartoli poi falliscono l’esecuzione,
Campanella (forse il migliore dei suoi insieme a Colella) batte Di Candia. Per
la seconda stagione consecutiva, la Libertas si ferma alle soglie della finale.
L’anno passato fu il Cerignola, che poi sarebbe arrivato molto lontano, fino
alla finale di Rieti con la Fermana, persa all’ultimo minuto.
Il Vieste non è in buon momento. Olivieri non dispone
degli squalificati Ricucci e Paolo Augelli e tiene in panchina Perlangeli e l’ex
Quartieri Uniti Morra. La solita indisponibilità di Sallustio, in panchina, Barone
è squalificato per i molfettesi che hanno “tagliato” anche Colella, dopo
Caggianelli.
Vieste dà subito l’impressione di tenere bene il
campo. Molfetta appare contratto. Poco prima del quarto d’ora Colella, il
regista di Olivieri, calcia di poco alto una punizione. Poi è Simone che
colpisce il palo alla sinistra di De Candia con una buona volée. Finalmente si
fa vedere il Molfetta con Vitale (38’) che lancia Messina il cui tocco sotto
misura è fuori di un nulla. Si fa male Lanave, costretto a uscire. I mugugni
sugli spalti aumentano: perché rischiarlo?
Molfetta alza i ritmi nella ripresa, anche perché
Pascariello ammonisce due volte in pochi minuti Matteo Camasta, cacciato forse
un po’ precipitosamente. Al 10’ Messina crossa da destra, buon controllo di
petto di Asselti dall’altra parte e palla di poco alto. Loconsole a questo
punto inserisce Sallustio, che manca proprio dallo 0-1 con i biancazzurri. Ai
molfettesi lo 0-0 è sufficiente, ma resta rischioso. Arriva il vantaggio e
sembra fatta: imbeccata verticale di Cantatore, Ventura spacca la difesa e il
suo rasoterra è vincente. Pascariello non vede un calcio di rigore netto: Dentamaro
colpisce la palla con un pugno nella sua area. Un Maradona al contrario. Il
direttore di gara leccese il rigore lo concede poco dopo per fallo di Montrone
su Augelli: Rocco sembrava partito in posizione di fuori gioco.
La maledizione della coppa per Molfetta colpisce ancora:
nel 2009, a Francavilla, in finale, la squadra biancorossa, all’epoca griffata
Liberty, perse a Francavilla col Casarano. Che ora, come detto, affronterà il
12 dicembre il Vieste.