venerdì 12 luglio 2013

EVENTI / IL CONCERTO DI MATINO-BARBA-CALLONI-GIROTTO-BOSSO

Da destra, Matino, Bosso e Girotto
(immagine scattata con telefono Blackberry)
E' stato come fare il giro del mondo in ottanta canzoni (beh, qualcuna in meno: ma la citazione esige qualche esagerazione): dal Brasile di Jorge Ben (Mas que nada) alla Parigi di Edith Piaf (Je ne regrette rien, meglio nota come Rien de rien), dalla pancia dell'America (Summertime da Porgy and Bess, con musica di George Gershwin - http://www.youtube.com/watch?v=SKpx4IEnAeI) dai muri di Ivano Fossati fino ai castelli incantati di Luigi Tenco, dalla Liverpool di Lennon e McCartney alle periferie urbane e sbrecciate di Lucio Dalla. Un tour senza mongolfiera, dove il volo è consentito dalla musica. Quella offerta ieri sera a Capurso (11^ edizione del Festival estivo del Jazz) dal gruppo composto da Pippo Matino (basso), Silvia Barba (voce: eccone un saggio, in un brano da Youtube non presentato sul palco di Capurso: si tratta de La canzone dei vecchi amanti, scritta da Jacques Brel - http://www.youtube.com/watch?v=6Pflx25MniE), Walter Calloni (batteria), Fabrizio Bosso (tromba) e Javier Girotto (sassofono).
Contaminazioni e commistioni sotto l'ampio cielo stellato del jazz. Dove tutto è concesso: persino che la luna e il sole compaiano insieme alle stelle e alle nuvole. Summertime e Mas que nada si sono intrecciate, l'una affluente dell'altra, l'una confluente nell'altra. Mina e Tenco, Fossati e Dalla (una Anna e Marco da brivido caldo - http://www.youtube.com/watch?v=gW7PYo1qzU8). Fino alle pirotecniche interpretazioni di Come togetjer dei Beatles e di Time after time di Cindy Lauper. Esecuzioni, manco a dirlo, tecnicamente e strutturalmente perfette. Ci capisco poco, ma intuisco quando mi trovo davanti professionisti che diventano artisti.
Come ogni rassegna, in ogni cantone del globo, ci sono alti e bassi. Ma la sessione messa assieme dal napoletano Matino mi pare rappresenti uno dei picchi più alti in questo decennio abbondante di musica offerta da Multiculturita.

Nessun commento:

Posta un commento