Domenica 20 ottobre 2013, Ostuni, stadio comunale, 8^
giornata del campionato regionale di Eccellenza
OSTUNI - VIRTUS FRANCAVILLA
0-0
OSTUNI: Musacco, Andrisano, Zizzi, Ciaramitaro, Camassa,
Solidoro, Kreshpa (1' st Mat. Miccoli), Balzano, Volpicelli (17' st Caputo),
Urso, Turitto. A disp. Renna, Truppi, Notaristefano, Piccione, Man. Miccoli.
All. Bruni.
VIRTUS: Costantino, Valentini, Margagliotti, Biason, Lopetuso,
Cornacchia, Marino, Arcadio (40' st Ciraci), De Benedictis (24' st Candita),
Quarta, Carminati. A disp. Di Punzio, Mascia, Marinotti, Schirinzi, Morleo.
All. Pizzonia.
ARBITRO: Lippiello di Avellino.
NOTE: giornata primaverile, terreno in buone condizioni, un
migliaio di spettatori. Espulsi al 48' pt Quarta per proteste al 7' st Camassa
per fallo da ultimo uomo.
OSTUNI – Il grande
assente è il gol, ma per il resto gli ingredienti per una buona domenica di
calcio sono tutti presenti. Partita densa, intensa, dura, senza sconti ma mai
cattiva. D’altro canto, un derby è sempre un derby, anche se la Virtus è troppo
giovane per poter vantare una sana rivalità con l’Ostuni.
Le
brindisine si propongono come protagoniste dell’Eccellenza in corso. Compatte, solide,
a volte tetragone, viola e gialloblù confermano le qualità e quanto di buono si
dice alla vigilia. L’organico della Virtus è sontuoso, quello a disposizione di
Luciano Bruni appare risicato. Se non ci saranno defezioni importanti nel corso
della stagione, potrebbe proporsi come una delle outsider più importanti.
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Luca Marzio, avvocato penalista, è tornato alla guida dell'Ostuni: è alla terza stagione, dopo aver conquistato il salto di categoria in Prima e Promozione |
Il
presidente Luca Marzio (l’avvocato ha
ripreso il club gialloblù in Prima categoria, riposizionandolo in due anni in
Eccellenza) ha costruito il complesso affidandolo a Luciano Bruni. Il tecnico livornese
trasferitosi a Carovigno per ragioni di cuore: ha vinto lo scudetto giocando, e
molto, nel Verona di Osvaldo Bagnoli; ha guidato la Juve Primavera alla
conquista del Viareggio quattro anni fa. Insomma, un allenatore al di fuori
degli schemi classici del nostro calcio dilettantistico. Bruni affida le
potenzialità offensive a un ragazzo campano. Emilio Volpicelli ha 21 anni, è di
Scampia. Un bravo ragazzo, dice Marzio. Beh, nell’alveare delle famigerate “vele”
non tutto è marcio, ci mancherebbe. Il centravanti partenopeo, quando l’Ostuni
esce dal guscio in cui il Francavilla prova a chiuderlo, assurge a protagonista
del match. Peccato per gli ostunesi che si fa male allo scadere dell’ora di
gioco. Quando esce, è come se l’Ostuni si spegnesse. Cornacchia e (soprattutto)
Lopetuso tirano un grosso sospiro di sollievo. Partendo da sinistra e ben supportato
da Urso (arrivato dal Nardò insieme allo stesso Volpicelli), l’attaccante
napoletano apre più volte una breccia nello schieramento viola. In un paio di
circostanze, l’occasione è ghiotta, la mira è sbagliata.
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Luciano Bruni, 53 anni, di Livorno, allenatore dell'Ostuni, quand'era sulla panchina della Primavera della Juventus, con cui ha vinto il Torneo Viareggio 2009 |
La
Virtus fa molto volume. Ma spesso dà l’impressione di essere panna montata:
tanta, dolce, ma quanto alla consistenza… L’argentino Biason dirige l’orchestra,
ma Arcadio corre spesso a vuoto e Marino molte volte è lezioso e poco
concludente. I tre tenori difficilmente cantano in sintonia. Quarta per mezzora
è devastante a sinistra, ma i cross non sono particolarmente insidiosi.
Musacco, in ogni caso, fa buona guardia e Solidoro (la stagione scorsa visto a
Polignano) e Camassa sono due mastini. Per il siciliano e il brasiliano, poi,
la domenica non è delle più felici. Nell’ultima parte del match viene fuori il
volto consueto dell’ensemble di Vincenzo Pizzonia che avviluppa l’avversario ma
non lo soffoca. Anzi. Mattia Miccoli prova a spaventare la Virtus non
riuscendoci perché non supportato da un Ostuni che nel finale non riesce a
muoversi con la compattezza mostrata in precedenza. E perché Caputo non è Volpicelli.
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Virtus e Francavilla schierate prima del match (foto con BlackBerry) |
LA
CRONACA - La prima palla-gol è per
Carminati. Su assist di Valentini, l'attaccante brasiliano calcia di interno
destro da buona posizione, la sfera esce di un paio di metri. Poi è solo
Ostuni. Ed è solo Volpicelli. Che al 28' fa il giocoliere, poi calcia un metro
dentro l'area, forse troppo centrale, consentendo la prodezza di Costantino,
sulla cui ribattuta Urso sbaglia mira. Volpicelli diventa imprendibile. Il
centravanti partenopeo ingaggia un gran duello con Lopetuso, il diagonale esce
di un nulla alla sinistra dell'estremo virtussino. Turitto serve Volpicelli (è
il 41) libero sulla sinistra. Ancora centrale il tiro, ancora Costantino,
stavolta coi piedi, replica. Allo scadere del recupero Volpicelli semina il
panico sulla sinistra, arriva sul fondo, il cross basso è troppo impetuoso per
la deviazione di Ciaramitaro o Turitto. Lippiello fischia per la pausa, Quarta
protesta perché l'irpino non fa battere il corner e si becca il rosso. Dello
stesso colore è il cartellino che Lippiello mostra a Camassa al 7' della
ripresa per un fallo su Carminati che Lippiello vede da lontano, con ogni
probabilità sbagliando valutazione. Sulla punizione dal limite non ci sono
sviluppi. Per il resto della seconda frazione di gioco accade ben poco.
Ristabilito l’equilibrio negli schieramenti, la Virtus prende nuovamente le
redini della partita. Subito dopo l’espulsione di Camassa, i virtussini
rischiano di passare con De Benedictis che chiude una mischia girandosi sotto
misura ma non trovando la porta per un pochi centimetri. Prima di rientrare nello
spogliatoio per il riposo tra un tempo e l’altro, a qualcuno saltano i nervi:
spintoni, parole grosse, ma poi tutto finisce bene.
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