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Città del Vaticano, 25 settembre: mons. Emmery Kabongo con alcuni capursesi. Tra loro, Vito Grittani. L'amicizia tra Grittani e il prelato, che è stato anche a Capurso, risale a molti anni fa |
L'attesa è stata lunga. Ma alla fine il premio è stato straordinario. Una visita guidata della basilica di San Pietro con una visita d'eccezione: mons. Kabongo
(mons Kabongo). Da tempo, l'alto prelato congolese è in ottimi rapporti con Vito Grittani. Egli si è prestato senza batter ciglio. Al suo passaggio (e al nostro) tutti salutavano "eccellenza, eccellenza". Si sono discretamente aperte porte impensabili sul retro della chiesa che è il centro della cristianità. Obiettivo primario è stata la tomba di Pietro. Ma tutto ciò che abbiamo visto, è stato di una suggestività unica. Poi, il passaggio nella chiesa vera e propria: affollata di gente (al mattino c'era stata una delle udienze di Papa Bergoglio più partecipate). Kabongo mi dice che il bilancio della basilica di cui è arciprete (uno dei massimi dirigenti, in pratica) è di circa dieci milioni di euro l'anno. Che, da quando c'è il pontefice argentino, le visite si sono raddoppiate: in un anno probabilmente si raggiungeranno i diciotto milioni di visitatori.
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