sabato 17 agosto 2013

IL BIANCO E L'AZZURRO

Ho scattato questa foto in un ristorantino sul mare a Savelletri. Pranzo discreto, servizio da dilettanti. Buona la frittura di pesce, troppo cariche di olio e aglio gli spaghetti, più che quelli alle cozze, quelli ai frutti di mare. La pietanza migliore, le "cozze fritte": mollica (troppo), uova, formaggio, gratinate al punto giusto.
Invero, non volevo parlare di gastronomia.
La foto che ho scattato ritrae la copertura della veranda del locale, che s'affaccia direttamente sul mare. I colori mi hanno colpito: il bianco e l'azzurro. Mi hanno ricordato la Grecia, la Sicilia. E certe poesie che avevo letto sul mare. Ne ho trovata una di Derek Walcott (http://it.wikipedia.org/wiki/Derek_Walcott). "Uve di mare", tratto da una antologia dal titolo "Nelle vene del mare".
"Io sono solo un negro rosso che ama il mare; / ho avuto una buona educazione coloniale; / ho in me dell'olandese, del negro e dell'inglese, / e o sono nessuno o sono una nazione". Così Walcott tratteggiava se stesso con impareggiabile maestria.
Ed ecco "Uve di mare". Un uomo delle Antille che parla del Mediterraneo anche se la sua imbarcazione solca le onde dei Caraibi. Parla del mare che vide le gesta di Ulisse, che fu narrato da Omero. Tanto, tutti i mari sono uguali. In tutti i mari c'è un gigante cieco che solleva la marea. In tutti i mari c'è la vita "che non finirà mai ed è la stessa per il navigante e per chi è a terra".
"Quella vela che s'appoggia alla luce, / stanca delle isole, / una goletta che percorre i Caraibi / verso casa, potrebbe essere Odisseo, / diretto a casa sull'Egeo; /quella brama di marito / e padre, sotto acini aspri e raggrinziti, / è come l'adultero che sente il nome di Nausicaa / in ogni grido di gabbiano.
"Questo non porta pace a nessuno. L'antica guerra / fra ossessione e responsabilità / non finirà mai ed è stata la stessa / per il navigante o per chi è a terra / e ora calza i sandali per incamminarsi verso casa, / da che Troia emise la sua ultima fiamma, / e il masso del gigante cieco sollevò la marea / dalla cui onda lunga i grandi esametri arrivano / alle conclusioni della risacca esausta.
"I classici consolano. Ma non abbastanza".

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