sabato 10 agosto 2013

PERSONE / PROFILI MONOPOLITANI

Monopoli, Capitolo, lido Bellifreschi. Un giorno d'agosto. Un carnaio. La spiaggia - soprattutto se la location è nazionalpopolare - è una macelleria sociale. Gli umani sono messi a nudo, letteralmente. Possiamo tracciare un profilo antropologico e sociologico dell'umanità presente. E invece - a proposito di profili - l'unico che siamo in g
rado di disegnare, è quello che ci consente "Piero" (lo chiameremo così). Piero se ne è stato oltre mezz'ora in quella posa statuaria, quasi ieratica. Scopriremo dopo che non stava contemplando il moto perpetuo del mare o ammirando la pelle ambrata di una splendida quarantenne con i tratti latinoamericani. No. S'era semplicemente perso dietro le acrobazie acquatiche di un nipotino di pochi anni. Guardandolo, Piero, era il ritratto della felicità. In quel momento - bronzo di Riace - nulla avrebbe potuto alterare il suo stato di grazia. Ho invidiato Piero: la crisi, il lavoro che non c'è, la politica che non funziona. Tutto nascosto dietro il profilo collinare perfetto del suo addome così prominente da sembrare protesico. Ciao, Piero, se mai un giorno ti rincontrerò, ti verrò incontro, ti stringerò la mano e mi congratulerò con te. Tu non capirai, penserai a uno scherzo, magari ti offenderai e penserai che sono un pazzo. Proverò a spiegarti l'inspiegabile. Poi ti offrirò qualcosa al bar. E forse diverremo amici. Spiegandoti che è tuo dovere spiegarmi il segreto della felicità.

Nessun commento:

Posta un commento