sabato 10 agosto 2013

PALLONI / UN VALENZANESE IN RUSSIA

Davide Lubes è in piedi, a destra, in posa con ragazzini
e colleghi della scuola calcio sul campo di Shuya,
nei pressi di Ivanovo, in Russia

L'INTERVISTA E' APPARSA QUALCHE GIORNO FA SULLA PAGINA SPORTBARESE DE LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Shuya è nel cuore della Russia, nella Oblast (distretto) di Ivanovo. È qui, a trecento chilometri da Mosca, che vive Davide Lubes. Valenzanese doc, 25 anni, trascorsi da calciatore di provincia, ha accettato l’offerta di lavorare con un drappello di italiani che lavorano con Marco Garavaglia. Nel mondo del calcio. <Nonostante un grave infortunio subito a Riccione, avevo voglia di rimanere in questo mondo. Ho deciso, però di cambiare strada – racconta Davide -. L'estate scorsa ho sostenuto i test d'ingresso per la facoltà di Scienze motorie all’Università di Milano. Dove ho conosciuto il professor Alessandro Musicco, a cui devo molto>. Musicco è stato per anni nel settore giovanile del Milan, poi allenatore di Lecco e Pro Sesto ed ora è opinionista per Sky. <È stato lui prosegue Lubes a proporre me e il collega di Como Davide Marte per un progetto in Russia patrocinato dal Milan e dal Milanello Lab. Ci ha presentato Elio Garavaglia (per ventanni nel settore giovanile del Milan, stretto collaboratore di Franco Baresi e Mauro Tassotti, lo scorso anno al fianco di Beppe Sannino al Palermo, ndr). Io e Marte ora lavoriamo con Garavaglia e coordiniamo tutte le categorie giovanili dell'Accademia europea di calcio del presidente Sandro Meregalli, imprenditore comasco che da qualche anno sta investendo in progetti legati al calcio>. L'Accademia di Shuya ha l'obiettivo di far crescere e formare piccoli calciatori. E lo scopo affatto celato di piazzarli nei settori giovanili dei migliori club russi.
Gli “italiani della steppa” si sono proposti di <portare le nostre metodologie calcistiche in un paese che, in generale, è povero di calcio. L’obiettivo del progetto è creare una squadra che parta dalla serie C russa – spiega Lubes -. Sono qui da fine maggio e i primi risultati si vedono: abbiamo due ragazzi opzionati da Como e Lugano>.E il futuro? <Mi auguro di proseguire a lungo la collaborazione con Meregalli e seguire le carriere di Musicco e Garavaglia, che si stanno rivelando straordinari maestri>.
Il ragazzo cresciuto alla scuola calcio di Gigi Nicassio, dopo aver giocato con Valenzano, Pro Gioia, Capurso, Altamura, Tempio Pausania e Scandicci, ci prova dunque, nel sub-continente Russia. E con la nostalgia, come la mettiamo? Valenzano, Bari e la Puglia mi mancano molto. Fra non molto farò un salto per riabbracciare la mia fidanzata, gli amici, i parenti. E soprattutto i miei genitori, a cui devo tutto>.
Torniamo in Russia. <Si nota, eccome, un divario che al momento mi pare incolmabile tra ricchezza e povertà. Non so come fosse prima con il comunismo, ma quella di oggi resta una realtà molto diversa dalla nostra. Che tuttavia trovo molto affascinante!> E Shuya e Ivanovo? <Comunità che non sono povere, anzi. C’è, questo sì, molta umiltà>.
Ancora calcio. A Shuya è stato di recente anche Capello, ct della Russia. Don Fabio dovrebbe tornare a breve: <È stato molto emozionante, il maestro ha un eroe fascino>. Ora bisogna tornare agli studi, per ottenere la laurea breve: <È un’altra scommessa con me stesso>.

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