

Sullo sfondo c'è la Sicilia, c'è Messina. La città in cui, pochi giorni fa, è stato eletto sindaco l'esponente della lista civica "Non al ponte". Il sogno berlusconiano di passare alla storia per un'opera la cui grandezza avrebbe travalicato i confini. Continueremo a viaggiare tra Scilla e Cariddi a bordo dei Caronte. D'altronde, a cosa sarebbe servito un ponte da non so quanti miliardi se prima di imboccarlo, per arrivare a Reggio, mettiamo venendo da Bari, devi attraversare l'abitato di Nova Siri, sfiorare la rocca di Roseto Capo Spulico su una stradina a due corsie, dietro un autoarticolato, farti gli ultimi 30 chilometri prima della città su un'autostrada da trent'anni in costruzione (e negli ultimi tempi stanno lavorando di buon a lena). A che sarebbe servito il ponte, insomma?
Mi rendo conto che siamo passati dalla pizza alla politica. Quindi, è meglio chiuderla qui.
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